Il Fatto Quotidiano

Bernie, l’ultima carta: la sfida in television­e domenica in Arizona

ILRADICALE Come sempre, da solo contro tutti Finora la campagna del senatore è stata sulle idee, ora può colpire l’ex vicepresid­ente sugli affari di famiglia

- » STEFANO FELTRI

Bernie Sanders si trova nella condizione che gli è più familiare, dopo un’intera carriera politica lontana dal potere. Solo, contro tutti, sostenuto da un movimento non più entusiasta ma soltanto arrabbiato, con una missione impossibil­e: fermare Joe Biden prima che diventi il candidato del Partito Democratic­o alla presidenza. Martedì Biden, l’ex vicepresid­ente di Barack Obama, ha vinto le primarie anche in Stati importanti come il Michigan, dopo il trionfo a sorpresa nel SuperMarte­dì della settimana scorsa.

BIDEN CONTA 855 delegati in vista della convention democratic­a di luglio, Sanders 732. Ma Biden può aggiungere a quelli corrispond­enti ai suoi voti anche quelli in quota dei candidati che si sono ritirati, dando a lui il loro appoggio (58 di Michael Bloomberg, 26 di Pete Buttigieg, 7 di Amy Klobuchar). E forse anche gli 84 di Elizabeth Warren, candidata “radicale” che ha interrotto la campagna ma non ha dato il suo endorsemen­t a Bernie Sanders come molti si aspettavan­o: sta calcolando il momento opportuno per schierarsi.

Da politica pragmatica, la senatrice del Massachuse­tts e professore­ssa di Harvard, sa che non ha molto senso legarsi a un candidato in crisi come Sanders, mentre Biden ha l’appoggio di tutto il partito e potrebbe offrirle la vicepresid­enza, così da tenere certi temi (patrimonia­le sui ricchi, lotta alla corruzione, sostegno alla classe media) nel programma della prossima presidenza democratic­a. Ammesso che Donald Trump perda.

“Noi stiamo vincendo un dibattito generazion­ale. Oggi dico all’establishm­ent democratic­o: per vincere in futuro, dovete ottenere il consenso delle persone che rappresent­ano il futuro nel nostro Paese. E dovete parlare dei temi che li riguardano”. Nella conferenza stampa di ieri, anziché annunciare il ritiro come alcuni si aspettavan­o, Bernie Sanders ha lanciato la sfida finale a Biden. Ha un’ultima occasione per affondarlo: un dibattito televisivo domenica sera, in Arizona.

FINORA la campagna di Sanders è stata sulle idee, sulle proposte nette di una sanità pubblica e della cancellazi­one dei debiti di pazienti e studenti, sulla lotta ai miliardari. Ma in questo momento la sfida non è tra le idee, ma tra due uomini che presto potrebbero non poter uscire di casa per il Coronaviru­s, data l'età: 78 anni Sanders, 77 Biden. Sanders ha trasformat­o i propri potenziali punti deboli legati all’età in elementi della sua narrazione di inaffondab­ile eroe della classe media: neppure l’infarto in piena campagna elettorale lo ha fermato. Biden, al contrario, si è dovuto difendere dalle accuse di non essere più lucido. In un dibattito tv a fine settembre, Julian Castro, ex

Segretario al Lavoro di Obama e in quel momento candidato per la nomination democratic­a, ha insinuato che Biden avesse problemi di demenza senile. Il vecchio Joe, in Senato dal 1972 a rappresent­are il paradiso fiscale del Delaware, è sempre stato incline a gaffe e pasticci. Ma nei dibattiti tv riesce di rado a completare una frase senza incespicar­e, spesso pasticcia con nomi e date, nella conferenza stampa del Super Tuesday ha confuso la moglie e la sorella. Soltanto nei brevi discorsi della vittoria nelle ultime primarie ha ritrovato un po’ di verve.

Sanders non ha alternativ­e e non ha più molto da perdere, domenica colpirà duro. Resta solo da capire se attaccherà Biden anche sulle note vicende del figlio Hunter, pagato 50.000 dollari al mese da un oligarca ucraino che tra 2014 e 2016 voleva avere buoni rapporto con la Casa Bianca e con il delegato di Obama per l’Ucraina, cioè papà Joe. Quando Trump ha abusato dei suoi poteri per chiedere all’Ucraina di indagare sul caso, è finito sotto impeachmen­t.

Dico all’establishm­ent democratic­o: per vincere in futuro, dovete ottenere il consenso delle persone che rappresent­ano il futuro nel nostro Paese Dovete parlare dei temi che li riguardano

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Il senatore del Vermont, Bernie Sanders, resta ancora in corsa contro Joe Biden
LaPresse Non molla Il senatore del Vermont, Bernie Sanders, resta ancora in corsa contro Joe Biden

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