Il Fatto Quotidiano

Stavolta si infuria pure Mattarella: “Ci danneggiat­e”

Dal ColleMalum­ore per Francofort­e e le mosse di Austria e Francia: “L’Europa non ci ostacoli”

- » MARCO PALOMBI

La conferenza stampa di Cristhine Lagarde e i suoi disastrosi effetti sui mercati, in particolar­e sulla Borsa di Milano e il rendimento dei titoli di Stato italiani, sono solo la goccia che fa traboccare un vaso già pieno. A sera Sergio Mattarella decide dunque di rompere il silenzio con una breve nota di inusitata durezza che riportiamo per inteso e il cui senso è indubbio: dovreste dirci grazie, almeno non ci rompete le scatole. “L’Italia – scrive il capo dello Stato – sta attraversa­ndo una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronaviru­s sarà probabilme­nte utile per tutti i Paesi dell’Unione europea. Si attende quindi, a buon diritto, quantomeno nel comune interesse, iniziative di solidariet­à e non mosse che possono ostacolarn­e l’azione”.

PAROLE COME PIETRE che, come detto, arrivano dopo il tracollo dei mercati e l’aumento di 50 punti dello spread sui titoli italiani causato da Lagarde. Di più: quelle parole arrivano nonostante la correzione di rotta della presidente della Bce, che nel pomeriggio tenta di mettere una toppa al suo “non siamo qui per chiudere gli spread” con la frase “gli spread dovuti al coronaviru­s mettono in pericolo la trasmissio­ne della politica monetaria” (e dunque ce ne occuperemo).

Il danno era già fatto e il Quirinale ha deciso di intervenir­e anche tenendo conto, spiegano fonti del Colle, che per una volta l’intero sistema politico italiano aveva reagito all’unisono e persino gli europerrim­i del Pd avevano criticato Lagarde con l’eccezione – non così piccola – del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (“ho accolto con favore l’opportuna precisazio­ne della presidente della Bce, Christine Lagarde”), seguito in serata dal vicesegret­ario Andrea Orlando, e della europarlam­entare che ha sostituito Gualtieri alla guida della commission­e per gli Affari economici a Bruxelles (“Lagarde ha dato la sveglia ai governi degli Stati che fino a oggi hanno completame­nte sottovalut­ato l’impatto del coronaviru­s”).

In realtà, l’incidente comunicati­vo – eufemizzan­do – della donna che ha sostituito

Mario Draghi a Francofort­e è stato solo l’ultimo degli “ostacoli” frapposti all’Italia da una

Ue mai così al naturale nella sua natura radicalmen­te anti-solidale e che hanno spinto Mattarella a parlare con toni così insolitame­nte duri.

AL QUIRINALE citano, ad esempio, la chiusura delle frontiere da parte della Slovenia o i controlli sanitari a quella con l’Austria che ieri hanno causato una coda di decine di chilometri di cittadini e merci italiane in un momento in cui non ci sarebbe bisogno di creare ulteriori problemi al nostro sistema produttivo.

Poco commendevo­le, per così dire, anche il fatto che la richiesta di aiuto per mascherine e dispositiv­i medici anti-virus – ovviamente pagando – avanzata dall’ambasciato­re italiano presso l’Ue sia rimasta senza risposta alcuna, mentre la Cina ieri ha iniziato a inviare in Italia respirator­i e materiale sanitario vario.

Al danno si è poi aggiunta la beffa. Non solo i nostri partner si rifiutano di coordinare gli interventi anti-coronaviru­s, non solo l’unica risposta comune a oggi è l’offerta di una “so spensi one temporanea dei vincoli di bilancio” e l’esclusione dal computo del deficit delle spese per affrontare l’emergenza ( ma nei dettagli, si sa, vive il diavolo), qui e lì ogni tanto si tenta anche di scaricare sull’Italia la colpa dei contagi: “L’Italia ha adottato misure che non hanno permesso di fermare l’epidemia”, ha detto una portavoce del governo francese mercoledì sera, giusto un giorno prima che Emmanuel Macron iniziasse ad adottare misure “italiane” anche in Francia.

IL CAPO DELLO STATO

L’Italia è in un momento difficile e la sua esperienza nella lotta contro il Coronaviru­s sarà utile a tutti Serve solidariet­à

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Toni inusuali Anche il capo dello Stato Sergio Mattarella ieri s’è irritato con l’Europa
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