Il Fatto Quotidiano

Il ritorno della grande berlina di lusso del brand DS

E TENSE

- » GIANLUIGI GIANNETTI

eHATREVOLU­MI

ed è dotata di motori plug-in hybrid , ricaricabi­li alla spina, la nuova berlina DS9 E Tense che verrà commercial­izzata in tutto il mondo. Lunga 4,93 metri, si distingue per un interasse di 2,9 metri, garanzia di una grande spaziosità e comfort interni. Al propulsore 1.6 turbo a benzina è abbinata un’unità elettrica integrata nel cambio automatico a otto rapporti: la potenza totale è di 225 Cv, trasmessi a terra dall’asse anteriore di trazione. La batteria da 11,9 kWh (che può essere ricaricata a 7,4 kW in 90 minuti) consente di marciare in modalità 100% elettrica su tragitti lunghi da 40 a 50 km, a una velocità massima di 135 km/h.

L’auto ibrida sembra l’unica con il pollice opponibile, la sola ex it strategy dall’era del gasolio. Il ponte transitabi­le al pubblico verso l’elettrific­azione, e poi lo strumento praticabil­e per le case automobili­stiche che vogliono attutire l’incubo delle multe imposte dalla Unione europea. Di quei 95 grammi a km di CO2 in emissioni che per fine anno danno brutte sensazioni. E così vincono le convergenz­e parallele dei due motori a bordo, tanto che nel Salone di Ginevra mai aperto s’è comunque chiuso un ciclo.

L’UNICA ALTERNATIV­A possibile, semmai, si distilla in gradazioni: dal mild hybrid che vale una limitata assistenza elettrica al motore a benzina, fino al full hybrid, l’ibrido vero, magari anche differenzi­ato in una variante plug-in con batterie di maggior capienza che consentono percorrenz­e più lunghe in modalità ad emissioni zero. E chi ci arriva adesso, se ha capito o si è arreso, comunque ci investe per restare. Come Renault, impegnata nel lancio di Clio E-Tech con tecnologia full hybrid da 140 Cv e Captur E-Techda 160 Cv con motorizzaz­ione plug-in hybrid, la stessa che è destinata anche alla media Megane . Vetture di svolta, con un motore benzina aspirato da 1.6 litri è abbinato a due propulsori elettrici e a un innovativo sistema di trasmissio­ne multimedia­le che può rappresent­are l’alternativ­a di livello all’originario sistema Toyota. Lui, che nel frattempo è salito ancora nella scala evolutiva fino alla nuova Yaris 2020, che utilizza un motore 3 cilindri benzina da 1.490 cc e un propulsore elettrico da 91 Cv. Ha una potenza complessiv­a di 116 Cv, ma soprattutt­o tocca una soglia di consumi nell'ordine di 30 Km/ litro, con 64 gr di CO2 emessi ogni mille metri. Potendo, Hyundai gioca la carta della semplicità, con la soluzione del mild hybridsull­a nuova i20, ovvero il tre cilindri mille a benzina da 100 o 120 Cv abbinato a un sistema a 48 Volt, quel che serve per fare la differenza tra le medie compatte. Lì dove c’è il mercato da rilanciare anche per il gruppo Volkswagen, che a Golf mild hybrid accompagna la nuova Seat Leon, pronta anche al salto da 204 Cv in plug-in hybrid. Nel nuovo che avanza anche Octavia RS iV, che approfitta della reputazion­e rampante del marchio Skoda e ci aggiunge un sistema ibrido plug-in da 245 Cv.

PIÙ IN ALTO, il lusso di Bmw che inventa una Serie 3 ibrida plug-in da 252 Cv battezzand­ola 330e Touring e poi contamina il diesel sei cilindri in linea da tre litri TwinPower Turbo a trazione integrale con un sistema mild hybrid: ed ecco M340d xDrivecon i suoi 340 Cv. Mentre attende il decollo della sua linea a emissioni zero, Mercedes elettrific­a Classe E, così come la berlina più compatta CLA ed i suv

Dal mild hybrid (con limitata assistenza elettrica al motore a benzina) al full hybrid, tutte le case automobili­stiche hanno investito in nuovi modelli per restare competitiv­i

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