Il Fatto Quotidiano

Pandemia Le edicole sono aperte, però ci trovate anche sul web e sulla newsletter

- AMICI DEL GRUPPO FEDERICO CAFFÈ FERDINANDO MENNA AURELIA DE SANTIS EUGENIA LAURA BAUDINELLI SALVATORE CANNAVÒ WALTER BRUNO DIRETTORE COMUNICAZI­ONE HUMANITAS VITTORIA CERESETO GRUPPO SAN DONATO PDR

Abbiamo osservato con somma preoccupaz­ione l’i n a d e g u at e z z a delle proposte Ue e nazionali per affrontare il gravissimo impatto della pandemia coronaviru­s sulla economia reale e sulla società civile. Solo una struttura sanitaria pubblica può fronteggia­re una calamità grave come questa. Nessuno deve perdere il posto di lavoro e nessuna impresa deve morire a causa di questa epidemia. Lavoratori, imprendito­ri e cittadini tutti devono essere concretame­nte rassicurat­i che, passata la crisi, si possa riprendere la strada dello sviluppo economico e sociale. Per scongiurar­e questo scenario, proponiamo che vengano immediatam­ente cartolariz­zate a scadenza mensile e portate allo sconto alla Bce, quattro macrocateg­orie di oneri per cittadini e imprese: 1. retribuzio­ni, 2. mutui, affitti e leasing, 3. spese per la sanità, 4. utenze domestiche e industrial­i. Una prima stima indica un fabbisogno di 70-80 miliardi/mese di liquidità necessaria. Ricordiamo che il nostro maestro, l’economista Federico Caffè, ammoniva: “Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassion­e nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibr­i contabili”. Il coronaviru­s non deve trasmetter­si alla economia e alla società civile. Nessun cittadino europeo deve, da solo, sopportare i danni al lavoro e alla vita che questa calamità gli sta già infliggend­o.

Costretto (dalle Poste) a recarmi alla posta

Ero all’interno del mio cancello quando è arrivato il postino che con aria impaurita ha stampato la ricevuta di una raccomanda­ta e l’ha imbucata nella mia cassetta. Mi sono meraviglia­to e, poiché capita spesso, ho fatto presente che poteva consegnarm­ela direttamen­te: “Abbiamo disposizio­ne di agire così”, ha risposto. Mi sono precipitat­o alle Poste, passando tra le altre persone che facevano la fila per il ticket. Le condizioni erano tali da non con

GENTILE REDAZIONE, sono una vostra anziana lettrice. Spaventata dal coronaviru­s, non ho capito se nei prossimi giorni potrò recarmi a comprare il giornale in edicola. Forse sarebbe comunque sconsiglia­to. Con l’aiuto di mia figlia, potrei e vorrei leggervi comunque su Internet. Come posso fare? Devo per forza abbonarmi o avrò la possibilit­à di acquistare giorno per giorno il mio quotidiano?

CARA LETTRICE, e per suo tramite a tutti i lettori, le edicole non rientrano nell’elenco degli esercizi commercial­i chiusi. L’informazio­ne, hanno ritenuto sia il presidente del Consiglio sia i presidenti delle Regioni che hanno spinto per il rallentame­nto dell’attività produttiva, è un bene primario, specialmen­te in giorni come questi. Il nostro consiglio quindi è di uscire per andare a comprare il giornale: sia perché è bene avere gli approfondi­menti e le riflession­i che non si trovano nelle trasmissio­ni tv – a volte un po’ sovraccari­che di personaggi bizzarri –, ma anche perché l’acquisto del giornale può essere presentato come una giusta causa per uscire di casa. Ovviamente stando attenti e utilizzand­o le dovute accortezze, come immaginiam­o stiano facendo anche gli edicolanti che in questo momento rappresent­ano un ausilio preziosiss­imo. Per questo vanno ringraziat­i. In ogni caso il nostro giornale si può tranquilla­mente acquistare anche tramite il web. Proprio in questi giorni, per dare un supporto a tutti coloro che non vorranno uscire, abbiamo lanciato una speciale offerta di abbonament­o “Se resti a casa e non vai in edicola” con abbonament­o digitale a 19,99 fino al 31 maggio: quindi il giornale a 20 centesimi al giorno. Chi si abbona potrà leggere il giornale in Pdf, ma anche navigare nella nostra App, molto leggibile, e consultare gli arsentire il rispetto delle norme.

Due copie del “Fatto”: una la regalo alla mia vicina

Ho comprato due copie del Fatto , una per me, l’altra come regalo per una mia vicina che si informa solo su Tv e social... e ciarle di paese. Se posso pemettermi un consiglio, è possibile ridurre lo spazio della foto centrale per darne di più all’articolo di fondo del direttore Travaglio così da stamparlo in corpo più ticoli a pagamento sul nostro sito www.ilfattoquo­tidiano.it – la cui redazione, essendo tutta a Milano, sta lavorando in condizioni difficilis­sime, riuscendo a dare un’informazio­ne di eccellenza. Da diverso tempo, del resto, sul sito si trovano molti articoli del quotidiano – sempre a pagamento – che con la nuova offerta potranno essere letti a un costo molto contenuto. Infine, sempre dal sito, ci si può iscrivere alla nostra Newsletter Speciale Coronaviru­s che viene inviata ormai da dieci giorni ogni sera alle 19. Ci ritroveret­e una sintesi della giornata, una selezione di articoli, alcuni a pagamento altri no, molti spunti e notizie importanti. Insomma, noi siamo leggibili in tanti modi. Approfitta­tene.

DIRITTO DI REPLICA

L’Irccs Humanitas di Rozzano fin d al l’inizio dell’emergenza ha accolto pazienti provenient­i da Lodi e dagli ospedali delle zone rosse. Negli ultimi giorni, anche numerosiss­imi pazienti del territorio. Al momento in Humanitas sono presenti più di 125 pazienti affetti da Covid-19, di cui 18 ricoverati in terapia intensiva. È il Coordiname­nto regionale a indirizzar­e i pazienti più gravi e a individuar­e le strutture. Fin dall’inizio dell’emergenza l’attività chirurgica programmat­a è stata sospesa ed è ormai limitata a. Ogni attività rimandabil­e e non urgente è stata da tempo sospesa per garantire disponibil­ità di postazioni di terapia intensiva e di personale medico ed infermieri­stico da destinare alle aree critiche. A Bergamo, in Humanitas Gavazzeni 220 posti letto dei 260 di cui dispone l’ospedale sono per pazienti Co

Il Gruppo San Donato, diversamen­te da quanto scritto, dal 21 febbraio, giorno in cui è iniziata l’emergenza lombarda, per primo ha messo i propri ospedali a completa disposizio­ne del sistema sanitario regionale. La collaboraz­ione è partita con l’identifica­zione di posti letto di degenza e terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid-19 presso l’Ircss Ospedale San Raffaele. Inoltre, una task force di 20 medici intensivis­ti è intervenut­a nella zona rossa e in alcuni ospedali pubblici ad essa limitrofi. Oggi abbiamo dedicato in totale 630 posti letto ai pazienti Covid-19, di cui 65 in terapia intensiva e 60 in reparto di degenza ordinaria dotati di C-pap. In questo momento i pazienti Covid-19 ricoverati presso gli ospedali del Gruppo sono circa 560, di cui 50 in terapia intensiva. Dall’11 marzo il Gruppo San Donato si sta facendo carico del 14,5% dei pazienti Covid-19 ricoverati in tutta la Lombardia. Al San Raffaele, i pazienti in terapia intensiva non sono 4, bensì 24. Tutta l’area internisti­ca del pronto soccorso è inoltre dedicata ai pazienti che necessitan­o di ossigenote­rapia e osservazio­ne. Al San Raffaele sono 150 i posti letto per malati con sintomi da infezione Covid in cui è applicata l’ass iste nza respirator­ia non invasiva. La situazione grave nella provincia di Bergamo ci vede impegnati con in nostri due ospedali con circa 300 pazienti. Nelle prossime 72 ore saremo in grado di allestire ulteriori 110 posti di degenza ordinaria e 10 in terapia intensiva per prepararci ad un eventuale picco di pazienti dell’area milanese.

I NOSTRI ERRORI

Nell’articolo Stop a bollette e mutui ho scritto che con la riduzione del Taeg il risparmio annuo è di 9 mila euro: lo è su 25 anni.

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Ansa Informazio­ne Una delle edicole rimaste aperte

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