Il Fatto Quotidiano

Francia, Hidalgo e la resurrezio­ne della gauche

Domenica le municipali L'epidemia non ferma il voto, la sindaca di Parigi è favorita con l’aiuto degli ecologisti

- » LUANA DE MICCO

Il

Covid-19 non cambia il calendario politico della Francia. Lo ha confermato ieri sera Emmanuel Macron: a Parigi e in Francia si va al voto domenica, il 15, per il primo turno delle Municipali e poi si torna alle urne il 22 per il ballottagg­io. Un voto che si terrà in condizioni particolar­i data l'epidemia del nuovo coronaviru­s, con regole di igiene da rispettare, e i rischi di un'astensione record. A Parigi l'alleanza tra socialisti, verdi e comunisti sembra assicurare a Anne Hidalgo per la seconda volta la poltrona di primo cittadino.

LA SOCIALISTA, alla guida della città dall'aprile 2014, si presenta con la lista “Paris en commun”, a cui è riuscita a far aderire anche il Partito comunista di Ian Brossat e il gruppo Génération­s.s, movimento di sinistra fondato dall'ex socialista Benoît Hamon. Gli ultimi sondaggi sembrano tutti rassicurar­e la sindaca uscente. Stando all'Ifop la Hidalgo dovrebbe raccoglier­e il 26% dei voti al primo turno, davanti alle rivali della destra Les Républicai­ns, Rachida Dati (24%), e del partito di Macron, LaRem, Agnès Buzyn (18%). Al ballottagg­io l'alleanza con gli ecologisti di David Belliard (10-11% al primo turno per l'Ifop), che tra l'altro sono già nell'attuale consiglio comunale, assicurere­bbe alla Hidalgo la rielezione. La Hidalgo, che ha già attuato una politica “verde” per la città, ha fatto dell'ecologia uno dei temi centrali della sua campagna proponendo la creazione di nuove zone pedonali, di boschi urbani e piste ciclabili. Se per il ballottagg­io si conferma il duello destra- sinistra, Dati-Hidalgo, che tiene fuori i “macronisti”, resta l'incognita sulle eventuali alleanze che Buzyn, ex ministra della Salute entrata tardi in campagna per lo scandalo a sfondo sessuale che ha coinvolto Benjamin Griveaux, primo candidato LaRem, e il matematico Cédric Villani, macronista ma dissidente, mai decollato nei sondaggi, potrebbero stringere. Per le “sinistre” queste municipali sono una prova: “Qualcosa sembra essere cambiato”, ha scritto ieri Le Monde. La gauche è uscita massacrata dai cinque anni di presidenza di François Hollande e dall'elezione del 2017 che si è chiusa con il duello finale tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen.

MA NEL FRATTEMPOc'è stato il movimento contro la riforma delle pensioni che ha messo tutte le sinistre d'accordo. “Una serie di circostanz­e favorevoli – ha scritto il giornale – ha permesso a una famiglia i cui membri non si parlavano più, di parlarsi di nuovo”. A febbraio il patron del Ps, Olivier Faure, ha aperto la campagna proprio sul tema dell'unione tra sinistra ed ecologisti.

Un obiettivo: diventare la “terza via” che è mancata nel 2017 per non rischiare il ripetersi di un duello a due, tra Macron e Le Pen, nel 2022. L'alleanza con gli ecologisti potrà essere determinan­te non solo a Parigi ma anche in altre città. Come a Lille dove la socialista Martine Aubry, la madre delle 30 ore a settimana di lavoro, sindaca della città del nord dal 2001, resta in testa dei sondaggi (35%) e sarebbe rieletta con l'apporto dei Verdi. Stesse previsioni a Nantes, Rennes, Bordeaux, Besançon, Marsiglia.

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Ansa "Paris en commun" La lista di Anne Hidalgo, sindaco della Capitale dal 2014

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