Il Fatto Quotidiano

“La mia Miss Rosselli meritava di più Nel Comitato ci sono incompeten­ti”

Tra i 54 titoli proposti c’era la biografia della poetessa firmata da Renzo Paris: “Ma non rosico”

- » RENZO PARIS*

Ho

peccato di ingenuità, mi sono detto leggendo i nomi dei dodici scrittori scelti dal comitato direttivo del premio Strega. Quando Nadia Terranova mi telefonò per propormi, non è che non sapessi del nido di vipere dove mi infilavo, ma contavo su un poco di umiltà, non fosse che nei confronti di Amelia Rosselli e della sua martoriata famiglia antifascis­ta.

ERO TITUBANTE anche perché nel comitato direttivo di critici veri e propri non ce ne sono e Tullio De Mauro, di cui sono stato allievo, è scomparso da tempo. Sinibaldi di Radio tre è stato uno sfortunato critico sociologic­o e ha dato retta a una su sottoposta, piuttosto che a una scrittrice come Nadia. Gli scrittori presenti poi come Paolo Giordano del mio mondo non sanno nulla. Ricordo che in una cena Giordano confessò candidamen­te di non conoscere nulla di Pasolini. La Mazzucco poi è una romanziera molto tradiziona­le e il suo paragone con le prime pagine del Decamerone, parlando dei dodici, mi sono sembrate alquanto paranoiche. Non che tra i libri scelti non ce ne siano di valore, ma Carofiglio e Ferrari proprio no.

Dunque non sto rosicando, cerco di capire in che mondo vivo, dato che la letteratur­a non interessa più a nessuno. Faccio fatica a scrivere un articolo simile anche perché le restrizion­i del Coronaviru­s sono tali che prendono quasi tutta la mia attenzione. Inoltre mi chiedo come mai Conte non abbia chiuso anche il premio Strega o lo considera così istituzion­ale da non toccarlo.

A Nadia spiegai che ho sempre attaccato il premio, fin dall’intervista televisiva che mi fece Antonio Debenedett­i sul pratone di Valle Giulia e dissi di no, in pieno

Giordano non conosceva Pasolini, la Mazzucco è un’autrice tradiziona­le, Sinibaldi dà retta ai sottoposti: dove è finita la vera letteratur­a?

Sessantott­o, a Moravia che mi chiedeva se volevo diventare votante. Avevo altro per la testa. Tuttavia l’ombra della Rosselli con le sue risate brutali, mi spinse a partecipar­e.

Tra me e me esclamai: vediamo chi ha la faccia tosta di respingere una storia simile. Un certo insaguinat­o Novecento non interessa più nessuno? Proprio così. La Rosselli, pur avendo da noi stuoli di fan donne, è più conosciuta e apprezzata in America e in Francia, dove la sua “pan-poesia” è giubilata, che da noi, dove era diventata un personaggi­o carismatic­o, una Sibilla da cui si distanziav­a. Il premio avrebbe potuto rimetterla in circolo.

Tuttavia Miss Rosselli( Neri Pozza) finora ha avuto un discreto successo di critica e di pubblico, di cui sarebbe stata euforica, sia pure nella sua ironia di tutto. Miss Rosselli chiude la trilogia dei grandi del secolo scorso su cui ho scritto memoir biografici, da Moravia a Pasolini. Non foss’altro per ricordare agli scrittori giovani che cosa è stata la grande letteratur­a, speravo storditama­nte di entrare nei dodici.

Una single attardata, abruzzese, mi disse: “Non mi volevo maritare ma almeno le crianze”. Per la grande poetessa non ci sono state nemmeno le crianze. Peggio per la mia ingenuità. * Scrittore e poeta, con il suo “Miss Rosselli”, edito da Neri Pozza, era tra i 54 titoli proposti dagli Amici della domenica (nel suo caso, la proposta arriva da Nadia Terranova) alla 74esima edizione del Premio Strega

 ??  ??
 ??  ??
 ?? Ansa ?? Vincitori e no Antonio Scurati ha vinto lo Strega n. 73. A sinistra, Renzo Paris neo escluso
Ansa Vincitori e no Antonio Scurati ha vinto lo Strega n. 73. A sinistra, Renzo Paris neo escluso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy