RALLENTA LA “SCOSSA” Ma non si ferma la carica
Problemi e costi dell’offerta rimangono noti, ma a Ginevra sarebbero state le più attese con la carica di novità: una finestra sul futuro delle vetture a batteria
Si è un po’ridimensionato l’ap
peal generato dalla propulsione elettrica: problemi e costi dell’offerta rimangono quelli noti, ma fra le debuttanti a quel Salone di Ginevra che non c’è stato – l’elenco includeva prototipi e modelli di serie o quasi – brilla quella che, potenzialmente, potrebbe essere una outsider de l mercato, la prima EV di massa per il vecchio continente. Volkswagen continua infatti il suo percorso di espiazione dei peccati pregressi (leggi dieselgate) con la presentazione della suv media ID.4, in arrivo nelle concessionarie entro fine anno. È lunga 465 cm e della più piccola ID.3 riprende le forme sobrie ed altri stilemi puliti. La vettura è basata sul pianale “Meb” – a n c h’esso condiviso con la ID. 3 – e specificamente messo a punto per le auto a batteria. Motore e trazione sono posteriori, anche se le versioni più prestazionali hanno un secondo elettromotore installato all’av a n t re n o in modo da poter contare sulle quattro ruote motrici. Le batterie, invece, assicurano fino a 500 km di autonomia.
Conturbante la concept
Prophecy by Hyundai, esercizio di stile che rappresenta una finestra sul futuro delle future vetture a batteria del marchio coreano. Trattasi di una berlina-coupé dal piglio sportivo, sinuosa e minimalista, ispirata agli elementi della natura. Da notare lo spoiler posteriore in materiale acrilico trasparente, le luci posteriori con pixel verticali e quelle anteriori che integrano le prese d'aria. All’interno i comandi tradizionali sono rimpiazzati da due joystick con pulsanti integrati e la plancia è composta infatti da un unico display curvo. Insomma, più forma che sostanza, perlomeno per il momento, visto che il costruttore non ha fornito dettagli tecnici in merito alla meccanica del prototipo.
PIÙ CONCRETA
la versione e
lettrica della Renault Twin
go, ribattezzata Z.E.. È alimentata da una batteria agli ioni di litio da 22 kWh, sviluppata dalla LG Chem: assicura un’autonomia nel ciclo di omologazione urbano pari a 165 km – 200 la modalità di guida “Eco” – e può essere ricaricata anche tramite colonnine e Wallbox; in questo caso è possibile recuperare fino a 80 km di autonomia in circa 30 minuti. L’inte gra zio ne dell’accumulatore nel telaio della vettura non ha compromesso gli spazi dedicati a passeggeri e bagagli (che hanno a disposizione un vano di carico da 240 litri). Il propulsore elettrico eroga una potenza di 82 Cv e consente di raggiungere una velocità massima di 135 km/h. Inoltre, il propulsore può essere usato come un generatore di elettricità durante i rallentamenti e le frenate: il freno motore è configurabile su tre livelli di intensità. In quella massima è possibile gestire accelerazione, marcia e rallentamenti col solo pedale dell’acceleratore: sollevando il piede dal pedale, l’auto rallenta e si arresta.
FUTURISTICA
ma a un passo dalla produzione di serie la
Concept i4, che anticipa il corso stilistico delle Bmw a venire: fanali sottili, dall'espressione accigliata e una calandra frontale dalle dimensioni extralarge. Si tratta di un coupé a quattro porte
Dal sogno alla realtà In pagina, tre versioni di automobili elettriche: la Dacia Spring, la BMW Concept i4 e la Volkswagen ID.4 che arriverà su strada nel 2021, col nome di i4, e che si andrà ad affiancare a i3 e i8. La presenza della meccanica elettrica consente l'adozione di una griglia frontale chiusa, a tutto vantaggio dell'efficienza aerodinamica.
Il powertrain assicura una potenza di 530 Cv, buoni per scattare sul canonico 0- 100 in 4 secondi netti e toccare una velocità di punta di oltre 200 km/ h. L’autonomia, il dato tecnico più sensibile per la clientela delle auto a zero emissioni, è di ben 600 km omologati Wltp. Una cifra ragguardevole, specialmente alla luce della batteria, che ha una capacità di 80 kWh ( pesa 550 kg). All’interno – finemente rivestito in pelle e tessuto – strumentazione e infotainment sono integrati in un unico display curvo, lo stesso che include le funzioni di climatizzazione e che ha permesso di ridurre drasticamente il numero dei comandi fisici.
Dulcis in fundo la Da ci a Spring, primo modello elettrico del marchio romeno, in arrivo a listino nel 2021. Lunga 3,7 metri, non rinuncia a gruppi ottici full Led e a una livrea con dettagli sgargianti. L’autonomia dichiarata è di 200 km ed è lecito supporre che la meccanica sfrutti un motore da 45 Cv di potenza e batteria da 28,5 kWh, proprio come la gemella Renault Ci
ty K-ZE, venduta in Cina. La Spring potrebbe arrivare sul mercato con un prezzo compreso fra 15 e 20 mila euro: il che la renderebbe un best seller alla spina.