Il Fatto Quotidiano

Lagarde affonda Italia e Ue, Mattarella furioso

Addio al Patto di Stabilità

- » STEFANO FELTRI

■La Bce trasforma la crisi sanitaria in crisi finanziari­a: Milano crolla a -17%. Il capo dello Stato stavolta dice no

“Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per questi problemi”, dice la nuova presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. Tradotto: non guardate alla Bce per la soluzione di questa crisi, non è compito nostro. È tutta qui la differenza tra la Lagarde e Mario Draghi, che all’apice della crisi dell’euro nel 2012 promise di fare whatever it take s”, tutto il necessario per fermare il panico intorno alla tenuta della moneta unica. La Lagarde, invece, trasforma un dramma sanitario in una nuova crisi finanziari­a. Cerca di correggere dopo qualche ora in una intervista con la tv CNBC, ma è tardi (“sono determinat­a a evitare la frammentaz­ione della zona euro”).

“CHIUDERE GLI SPREAD” significa ridurre le differenze tra quanto spendono due diversi Stati della zona euro per finanziars­i sul mercato, cioè per il debito che serve e servirà a finanziare le misure straordina­rie di sostegno all’economia contro gli effetti del coronaviru­s. In teoria dentro la moneta unica tutti dovrebbero pagare lo stesso tasso di interesse, visto che ci si indebita tutti in euro. Ma negli ultimi anni, dopo la crisi della Grecia nel 2009, le differenze sono aumentate perché i mercati hanno iniziato a dare un prezzo al rischio che i Paesi più fragili possano uscire dall’euro.

La Lagarde scarica la responsabi­lità sull’Eurogruppo, il coordiname­nto dei ministri delle Finanze dei Paesi della moneta unica, e la Commission­e europea. Il problema è che queste due istituzion­i possono solo concedere all’Italia e agli altri Paesi che hanno bisogno di fondi di emettere più debito di quello consentito dalle regole europee senza rischiare sanzioni. Ma il debito viene emesso a condizioni di mercato, ai tassi richiesti dai creditori. E le condizioni di mercato sono influenzat­e da quello che fa e che dice la Bce. Le parole della Lagarde hanno avuto l’effetto immediato di peggiorare le condizioni di mercato: in pochi minuti la differenza tra il rendimento richiesto dal mercato ai titoli italiani a dieci anni e quello per i titoli tedeschi passa da 202 a 260 punti, prima di ridursi un po’.

Le Borse, che già erano in caduta libera, hanno accelerato la discesa, Milano passa in pochi minuti da -10 a -13, fino a chiudere in rosso di 17 punti. Il peggiore calo della sua storia. Con poche frasi Christine Lagarde ha trasformat­o una crisi economica in una catastrofe finanziari­a, che ha l’Italia di nuovo in prima fila, come nel 2011. Ma senza nessuna protezione da parte della Bce.

Nel frattempo tracolla anche Wall Street, dopo il discorso del presidente Donald Trump di mercoledì sera che ha vietato alcuni voli dall’Europa verso gli Usa, ma ha generato una gran confusione sulle misure economiche a sostegno dell’economia americana (tasse sospese ma non si sa bene a chi, divieto alle assicurazi­oni di far pagare i malati di Covid-19, ma non è chiaro se solo i test o anche le cure…). La Federal Reserve deve intervenir­e con l’annuncio di 1.500 miliardi di liquidità straordina­ria in due giorni per calmare un po’ il mercato, altri 500 su base settimanal­e fino a metà aprile, nell’ennesimo intervento senza coordiname­nto con le altre Banche centrali.

ANCHE LA BCE ha annunciato una serie di misure di liquidità (su scala molto minore rispetto alla Fed), ma nessun taglio dei tassi di interesse, quello principale resta fermo a -0,5 per cento (abbassarlo ancora avrebbe conseguenz­e negative per i bilanci delle banche). La Lagarde ha annunciato l’impegno a comprare titoli obbligazio­nari emessi dalle imprese per 120 miliardi di euro entro la fine dell’anno e un nuovo programma di liquidità a tassi vantaggios­i per le banche (Ltro III), mentre la vigilanza bancaria della Bce – che formalment­e si muove in parallelo alle decisioni di politica monetaria – ha allentato i requisiti di patrimonio. Tutte misure che servono a rendere il credito meno costoso e a evitare che una stretta nei finanziame­nti aggravi la situazione dell’economia reale. Ma per gli Stati, cioè per rendere meno costoso il debito pubblico, non c’è nulla.

Sprofondo America Anche Wall Street tracolla dopo i timori sulla capacità di Trump di arginare Covid-19

Scoordinat­i Francofort­e dà nuova liquidità alle banche, la Fed fa lo stesso ma per migliaia di miliardi

NELLA CONFERENZA stampa vengono evocate la Omt, le operazioni di mercato aperto, cioè gli acquisti illimitati di bond pubblici e le linee di credito a condizioni non di mercato che la Bce può erogare ai Paesi che ne fanno richiesta e che firmano un memorandum

di impegni su come usarle e come rendere il proprio debito sostenibil­e. Sono lo strumento annunciato da Draghi nel 2012 come conseguenz­a del discorso del whatever it takes. Sono lo strumento più drastico che l’Italia ha a disposizio­ne per finanziare le spese di emergenza senza sottostare alle condizioni di un mercato finanziari­o in fibrillazi­one, ma le Omt hanno un costo politico. Prevedono che un governo faccia richiesta di soccorso al fondo salva-Stati Mes, che è al centro da mesi di un processo di riforma contestato da alcuni partiti, come la Lega e parte del Movimento 5 Stelle.

Proprio in questi giorni il governo Conte deve decidere se approvare la riforma – forse già all’Eurogruppo di lunedì – o cercare ancora di prendere tempo, per evitare problemi in Parlamento (il negoziato sul trattato è chiuso da tempo). Qualche mese fa, quando è esplosa la polemica – sostenuta anche dal fronte anti-euro – nessuno si aspettava che l’Italia si sarebbe trovata a valutare il ricorso al fondo. Il Mes e le Omt, comunque, sono in funzione secondo le vecchie regole, casomai l’Italia decidesse di farvi ricorso: nessuno, neppure i tedeschi, in questo momento chiederebb­e in cambio condizioni severe e umilianti.

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LaPresse Succession­e e differenze La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde
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Eurotower Ieri la Lagarde ha tenuto una conferenza stampa sulle misure per il Coronaviru­s
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