L’ospedale Fiera ancora lontano Ma l’alternativa Legnano è fake
Ilavori procedono, le riunioni anche, l’ospedale Covid in Fiera a Milano però ancora non corre come dovrebbe e come vorrebbero tutti i lombardi. Regione e F o n d azione Fiera sono in attesa di risposte chiare da parte del commissario straordinario Domenico Arcuri. Risposte attese per oggi. Nel frattempo, come anticipato ieri dal Fatto, oggi a Malpensa arriveranno i primi macchinari dalla Cina. Molti di questi saranno testati in alcune strutture ospedaliere, tra queste anche il Fatebenefratelli. Il governatore Attilio Fontana è comunque apparso ottimista: “Abbiamo avuto una riunione operativa con il team di Bertolaso – ha spiegato ieri – e con i nostri tecnici e gli assessori per approfondire il discorso ospedale: sono stati costituiti gruppi specifici, ognuno si occupa di una diversa questione. Credo si sia data una notevole accelerazione al tutto, io continuo a essere ottimista”.
IERI POI è rimbalzata la notizia di un presidio migliore di quello in Fiera. Si tratterebbe del vecchio ospedale di Legnano, non utilizzato e con palazzine nuove. La proposta rilanciata da alcuni sindacati è stata subito bollata come fake news dall’assessore alla Sanità Giulio Gallera. “Abbiamo svolto tutti gli approfondimenti necessari, per rimetterlo in funzione sono necessari 6/12 mesi”. Nel frattempo per finanziare l’ospedale in Fiera sono arrivate molte donazioni. Silvio Berlusconi e Giuseppe Caprotti hanno donato dieci milioni di euro a testa. “In pochi giorni – ha concluso Fontana – sono arrivate donazioni per oltre 40 milioni di euro per la lotta al Coronavirus e la salute dei lombardi”. Insomma i soldi ci sono anche al di là degli aiuti di Roma. Il dato, pur rilevante, non è però fondamentale. A oggi, infatti, mancano ancora strumenti e personale per dare il via a quella che a tutti sembra una soluzione definitiva per far uscire il sistema sanitario lombardo dal collasso.