Lagarde & C. La Bce si metta al servizio dell’emergenza. O non ha senso di esistere
Fiero di essere cittadino italiano ed europeo, sono rimasto, quantomeno, amaramente deluso dal modo in cui il mio collega d’un tempo – siamo stati rispettivamente presidenti delle commissioni Esteri del Senato degli Stati Uniti e d’Italia – Joseph Biden si è limitato a menzionare con una battuta il mio Paese per liquidare, a mio avviso erroneamente, il nostro sistema sanitario pubblico, nel contesto incongruo di un dibattito presidenziale. Prima di tutto mi sarei aspettato un’espressione dì solidarietà per uno dei paesi – amico e alleato degli Stati Uniti – maggiormente colpiti dal coronavirus. Magari anche di ammirazione nei confronti di un governo che, anzichè nascondere il problema sotto il tappeto, ha assunto le necessarie, severe decisioni richieste dall’emergenza, senza manipolarne i numeri, riscontrando la larga adesione del popolo italiano, come riconosciuto con ammirazione dalle più alte autorità dell’Oms e dell’Ue. Nel merito, se l’Italia non avesse potuto contare su un sistema sanitario pubblico e gratuito per tutti – senza distinzioni dì età, classe sociale e cittadinanza – e l’impegno continuativo, talvolta eroico, del nostro personale medico-sanitario, mortalità e sofferenze sarebbero state ben superiori. Poichè ricordo il signor Biden come persona dabbene, confido in sue pronte scuse. Spero anche che il modo in cui stiamo affrontando questa emergenza in Italia risulti utile a tutti i nostri amici nel mondo.
BUONGIORNO, ho letto e apprezzato molto l’intervista di Luca De Carolis a Paola Taverna e ho appreso che Giorgia Meloni ha detto, giustamente, che il nostro governo dovrebbe chiedere le dimissioni di Christine Lagard. Però bisognerebbe far notare alla Taverna che la sua risposta – in cui dice che l’importante è che la Bce faccia ciò che deve – è errata poiché la Bce non è una persona, ma è un ente rappresentato proprio dalla Lagarde. Quindi dire che la Bce “faccia” è una bischerata poiché la Bce è rappresentata proprio da chi dovrebbe essere cacciato. Quindi la Lagarde non può chiedere le dimissioni della Lagarde! È il governo italiano che deve togliere in Europa la fiducia alla Lagarde e chiederne le dimissioni per il disastro economico che le sue inusitate dichiarazioni hanno provocato.
NON SARÀ SEMPLICE APRIRE un contenzioso sulla presidenza della Bce e quindi su Christine Lagarde. Ma non c’è dubbio che la sua “gaffe”, come ormai si usa dire, abbia rappresentato un grave danno per l’Italia. E in fondo anche per la Bce, che ha dovuto mettere una “toppa” alle improvvide dichiarazioni dell’ex presidente del Fmi. Non ci piace indulgere in autocompiacimenti nazionalisti, ma che dire del confronto tra questa presidenza e quella, italiana, di Mario Draghi, ormai comunemente apprezzato e riconosciuto come colui che ha frenato l’espansione della crisi finanziaria in Europa? Che differenza incredibile tra “faremo tutto che serve” e “non possiamo chiudere gli spread”. Ma, appunto, chiamare “gaffe” quella che invece rappresenta un riflesso incondizionato della Banca centrale – sembra che la frase in realtà fosse stata pronunciata dall’esponente tedesco nel board della Bce, la professoressa
Isabel Schnabel – significa ancora una volta personalizzare facilmente e rimuovere il ruolo attuale della Banca centrale. Che sembra davvero al di sotto delle necessità. A meno che le parole pronunciate domenica scorsa da Fabio Panetta, l’italiano membro del comitato esecutivo della Bce, non preludano a qualcosa di importante: “Abbiamo pronta una manovra per 3.000 miliardi di liquidità da introdurre nel sistema”. Non c’è dubbio che la crisi attuale necessiti di un tale volume di fuoco. E allora, o la Bce si mette al servizio della tragedia sociale ed economica che sta affliggendo l’Europa, oppure non è la sua presidenza ma la stessa istituzione a non avere alcun senso nella vita dei cittadini europei. E con lei l’Unione europea