Il Fatto Quotidiano

Brescia, i medici: fermiamoci

La conta Decessi, un altro record: 546 solo in Lombardia L’assessore: “L’ora più difficile a due settimane dalla stretta” Contagi in aumento fino al 20% al giorno in tutta Italia

- » ALESSANDRO MANTOVANI

Con il volto sempre più scuro il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha dato il numero spaventoso dei morti: sono 793 in 24 ore (+19,7 per cento), molti di più dei 627 di venerdì, dei 424 di giovedì, dei 478 di mercoledì. Ogni giorno aumentano tra il 15 e il 21 per cento. Siamo a 4.825, più della cina: sono più che raddoppiat­i da martedì. Saremo anche un popolo di vecchi e malati, ma quello di Borrelli è il bollettino del disastro della sanità, dei posti in terapia intensiva che mancano e infatti si muore spesso prima di arrivarci, dei medici e degli infermieri che danno l'anima senza protezioni e si infettano a migliaia, dell'incapacità diffusa di tracciare i contatti dei contagiati, dell'errore di non fare altre zone rosse nella Bergamasca quando era chiaro che nei primi giorni la chiusura totale aveva funzionato nel Lodigiano come a Vo' Euganeo (Padova), delle industrie lombarde che non volevano chiudere. Inutile dare la colpa ai tifosi dell'Atalanta che sono andati in 40 mila a Milano a vedere la partita di Champions con il Valencia il 19 febbraio, cioè due giorni prima che suonasse l'allarme per il “paziente 1” di Codogno (Lodi): il virus era in Germania da fine gennaio, c'era stato anche un morto, e da lì secondo gli specialist­i dell'ospedale Sacco di Milano era subito arrivato in Italia. Non ci avevano pensato alla Commission­e europea, né alla Regione Lombardia, né a Palazzo Chigi e al ministero della Salute. Dovevano saperlo i tifosi dell'Atalanta?

SOLO IN LOMBARDIAi­eri hanno contato 546 decessi, naturalmen­te è un altro record e speriamo che rimanga tale. Ancora camion dell'Esercito che portano via le bare da Bergamo, nel Comune bergamasco di Zogno in poche settimane sono morti in 78 e non è normale: 20 erano positivi al tampone, agli altri non l'hanno fatto e chissà di cosa sono morti. Il totale regionale è 3.095 decessi. Sono 715 in Emilia-Romagna, 75 solo ieri. Trenta morti nelle Marche (154 totali), 18 in Veneto (146), 17 in Piemonte (255)

Nessuno ormai si azzarda a prevedere il picco, l'inversione della curva. “Non ho mai parlato di picco, né di previsioni che possono essere fuorvianti”, ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità Sergio Brusaferro. “Tutti gli esperti ci avevano detto che i giorni più duri sarebbero stati sabato e domenica il 13° e il 14° giorno dall’introduzio­ne dell’effettiva misura di contenimen­to e, ahimè, gli esperti avevano ragione, dato che i dati sono tutti in forte crescita”, ha spiegato ieri l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera. Due weekend fa si passeggiav­a sui Navigli a Milano. Brusaferro ha fatto un discorso simile. Vedremo domani. C’è solo da restare in casa.

Aumentano anche i contagi rilevati, che a seconda delle stime sono tra metà e un quarto del totale: sono 53.578 (6.557 in più rispetto a ieri, più 13.9%). Circa la metà, 25.515, sono in Lombardia; a Milano città salgono meno delle previsioni più infauste. Sono cresciuti in tutte le regioni con percentual­i variabili tra l’8 e il 20 per cento. In Italia, tolti i 4.825 deceduti e i 6.072 guariti, i soggetti positivi sono 42.681. Di questi, i pazienti ricoverati sono 17.708,2.857 sono in terapia intensiva e 22.116 in isolamento domiciliar­e. Solo in Lombardia ci sono 1.083 persone in terapia intensiva (33 in più). La migliore notizia della giornata è che in Emilia-Romagna invece i ricoverati nelle terapie intensive sono due in meno: 265. Lì, dice la Regione, ci sono ancora posti letto liberi, mentre in Lombardia ne hanno creati già 400 e non bastano. Borrelli ha spiegato che dai 5.300 posti in terapia intensiva a livello nazionale siamo arrivati a 7.700. Ma la ricerca dei macchinari è partita tardi.

L’effetto delle misure Si spera funzioni il contenimen­to; corsa per realizzare nuove terapie intensive

 ??  ?? Al Duomo Militari dell’Esercito nel centro di Milano; sotto, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli Ansa
Al Duomo Militari dell’Esercito nel centro di Milano; sotto, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli Ansa
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy