Rette invariate alla Bocconi e il salva-collo dell’assessore
CHI CI MARCIA Dalla Provincia di Bolzano alle scuole private
■Scuole e università che continuano a far pagare le rette (con mensa inclusa), anche se sono ferme da un mese. E in Alto Adige si acquistano bandane pseudo-protettive prodotte dall’impresa del cugino di un politico locale
con una chiusura imposta da eventi esterni” ha spiegato all’A dnKronos, Ivano Daelli di Altroconsumo. Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, la sospensione delle rette dovrebbe valere per tutte le strutture scolastiche, sia pubbliche che private, “per non creare disparità di trattamento tra i cittadini”
DIVERSE DISPOSIZIONI A Milano, Roma, Torino e Napoli le rette di nidi e materne pubbliche sono sospese, con eventuali rimborsi per chi ha già versato i contributi. Ma a Ferrara e Modena, per esempio, le tasse sono ridotte solo del 25 per cento, mentre a Rimini si è deciso che il pagamento fosse calcolato in base alla chiusura e sul sito dell’as soc ia zio ne dei consumatori si può già trovare il modulo per chiedere il rimborso.
PER I PRIVATI, però, non è ancora chiaro come sarà possibile visto che queste strutture devono sostenersi economicamente e in caso di sospensione della retta subirebbero pesanti squilibri di bilancio. “Con la sospensione delle rette e delle mense vogliamo andare incontro alle famiglie che stanno vivendo un momento così difficile – dice al F a t to , la presidente della commissione Scuola del Comune di Roma Maria Teresa Zotta (M5S) – il servizio non viene erogato e quindi non possiamo farlo pagare”. Un principio simile che vale per le mense delle scuole elementari, che affidano il servizio a privati o cooperative: anche qui le tasse saranno sospese e si potrà chiedere un rimborso ma ogni città andrà da sola. Per le Università invece, dopo la sospensione delle attività “in presenza”(la didattica e le lauree proseguono per via telematica), la Conferenza dei Rettori ha accolto l’invito del ministro Gaetano Manfredi che aveva chiesto di rinviare il pagamento della seconda (o terza) rata e giovedì la Crui ha dato il via libera: tutto rinviato a fine maggio, compresa la deadlineper laurearsi in corso nell’anno 2018/2019 posticipata al 15 giugno. Adesso spetterà a ogni ateneo redigere le nuove regole con delibere ad hoc. Ma, ha assicurato il ministro Manfredi, il Miur interverrà con “anticipazioni di cassa” per gli atenei che si troveranno in difficoltà economiche. Discorso simile per le Università private: la Cattolica del Sacro Cuore di Milano aveva già deciso a metà marzo di rinviare la scadenza dei contributi dal 30 aprile al 30
La scheda
Gli atenei
Giovedì la Crui ha rinviato le scadenze a fine maggio, la Bocconi indecisa
giugno, la Bocconi invece non ha ancora preso una decisione (ma si andrà in quella direzione) mentre gli studenti della Luiss di Roma hanno pagato l’ultima rata a fine febbraio. Dall’ateneo però fanno sapere che non sarà fatta pagare la mora per chi è arrivato in ritardo.