Il Fatto Quotidiano

Salmond, l’ex primo ministro che rischia la fine di Weinstein

-

d el l’indipenden­za. Fuori dalla prima linea della politica, non riesce però a stare lontano dai riflettori: nel 2017 accetta di condurre l’Alex Salmond Show, un programma di interviste in onda su RT, il canale considerat­o da molti “uno strumento di propaganda del Cremlino”.

SALMOND DIFENDE la sua scelta, ma il suo nome ne esce macchiato e poco dopo il simbolo si sporca definitiva­mente. Agosto 2018. In pieno # me t oo viene accusato di condotte sessuali inappropri­ate commesse, secondo le sue accusatric­i, fra il 2008 e il 2013, quando era primo ministro scozzese. Lui si dimette dal partito: promette di tornare una volta dimostrata la propria innocenza. Gli credono in molti: lancia una raccolta di fondi per pagare le spese legali e in due giorni ottiene 100 mila sterline. Il 24 gennaio 2019 viene arrestato: 14 i capi di imputazion­e, poi ridotti a 13, fra cui tentato stupro, violenza sessuale e abuso sessuale. Quel giorno affronta la stampa e dichiara: “Respingo categorica­mente queste accuse e mi difenderò con tutte le mie forze in tribunale. Ho completa fiducia nella giustizia scozzese”. R ef r ai n molto sentito, per colpevoli e innocenti. Il processo è iniziato il 9 marzo e ieri, dopo due settimane di udienze, la giuria è stata mandata a casa per il fine settimana; nove donne e sei uomini chiamati a valutare caso per caso, con l’opzione di indicare, per ognuno dei presunti reati, tre esiti: colpevole, innocente, insufficie­nza di prove. In questi giorni l'ex premier ha testimonia­to, accompagna­to in una occasione anche dalla moglie Moira, 82 anni, sposata nel 1970, quando lei era il suo capo negli uffici del Dipartimen­to per gli Affari scozzesi a Londra. Moira era a fianco del marito nell’aula dell’Alta corte di Edimburgo quando l’avvocato dell’accusa Alex Prentice ha definito Salmond “un predatore sessuale, un uomo potente che ha abusato di quel potere per soddisfare i suoi appetiti sessuali pensando di farla franca”.

Ma non tutte le accuse sembrano reggere. Secondo una testimone, una delle vittime non era fisicament­e presente alla cena in cui sarebbe avvenuta la presunta violenza. In un’altra occasione, in cui Salmond è accusato di aver tentato di baciare una collaborat­rice, lui si è difeso così: “Doveva essere un bacio della buona notte sulla guancia che per errore è finito sulla bocca.

Eravamo completame­nte vestiti. Lei ha detto: 'Non è una buona idea'. Io: 'Si, una pessima idea': e mi ha augurato la buona notte”. In un altro caso, Salmond ha ammesso di aver toccato e baciato la sua accusatric­e ma ha parlato di incontro consensual­e non sfociato in un rapporto. La linea ufficiale della difesa parla di esagerazio­ni, malintesi o fabbricazi­oni politicame­nte motivate.

ALEX SALMOND

Non ho mai, in tutta la mia vita, avuto relazioni sessuali non consensual­i. Vorrei essere stato più cauto nel rispettare lo spazio personale degli altri

IN AULA Salmond ha concluso con forza: “Non ho mai, in tutta la mia vita, avuto relazioni sessuali non consensual­i. Con il senno di poi, vorrei essere stato più cauto nei rispettare lo spazio personale degli altri, ma non ho mai avuto cattive intenzioni”.

Sono circostanz­e difficili da ricostruir­e e accuse difficili da provare. E sul processo pesa un precedente non direttamen­te correlato ma rilevante: ad agosto 2019 Salmond ha ottenuto un risarcimen­to di oltre mezzo milione di sterline dal governo scozzese, riconosciu­to colpevole di aver commesso errori e pregiudizi ne ll ’ inchiesta interna sui presunti abusi. La sentenza, non scontata, potrebbe arrivare già lunedì.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy