Il Fatto Quotidiano

Dalla sospension­e agli utenti morosi: il punto sulle bollette

Escluse dal Cura Italia, ci sono diverse novità sulle utenze domestiche di luce, acqua e gas

- » PATRIZIA DE RUBERTIS

Le bollette di acqua, luce e gas sono le grandi escluse dal decreto Cura Italia che ha stanziato 25 miliardi di euro per far fronte all’emergenza Covid-19. Tra le misure previste per le famiglie, tra bonus, congedi e congelamen­ti, non ci sono infatti le utenze domestiche nonostante fossero state incluse in un primo momento. Così come è accaduto con il decreto dello scorso 28 febbraio che per l’originaria zona rossa ne ha stabilito la sospension­e fino al 30 aprile. “Abbiamo ragionato sulla riduzione delle bollette, ma si sarebbe andati oltre il nostro spazio di copertura”, ha spiegato il giorno dopo l’approvazio­ne del Cura Italia il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani. Del resto si tratta di numeri imponenti: in Italia ci sono 30 milioni di famiglie che hanno un contratto di fornitura elettrica e 20 milioni che hanno anche quella del gas (in entrambi i casi si tratta della somma tra il mercato tutelato e quello libero). Bollette che, insomma, pesano come un macigno sia per i conti del governo che per le famiglie che, a causa della possibile mancanza di entrate nei prossimi mesi, potrebbero non farcela a pagare con regolarità. Fino ad oggi sono tre le misure previste e gestite dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) per andare incontro alle difficoltà dei consumator­i. Facciamo il punto.

LA SOSPENSION­E delle bollette di acqua, luce, gas e rifiuti fino al 30 aprile è valida solo per le utenze degli 11 Comuni dell’ex zona rossa di Lombardia e Veneto: Bertonico, Casalpuste­rlengo, Castelgeru­ndo, Castiglion­e D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e Vo’. Solo per gli utenti di questi Comuni sono sospese anche le fatture che contabiliz­zano i consumi effettuati fino alla fine del prossimo mese, pur se saranno emesse successiva­mente. “Le norme – sottolinea il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini – consentono la sospension­e del pagamento, non l’annullamen­to. Questo significa che, passata la situazione di emergenza, si dovranno comunque pagare le bollette per i servizi che si stanno utilizzand­o in casa e nelle imprese. Ciascuno dei cittadini degli 11 comuni valuti quindi se fruire della possibilit­à di sospension­e prevista dalla nostra delibera oppure effettuare i pagamenti secondo le proprie abitudini”.

Dal 10 marzo, invece, in tutta Italia, le eventuali procedure di sospension­e delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità – di famiglie e piccole imprese – sono state rimandate fino al 3 aprile 2020. Una misura che eviterà ai clienti che non possono pagare le bollette di ritrovarsi senza dei servizi essenziali. Nel dettaglio, la sospension­e dei distacchi per morosità per l’elettricit­à riguarda tutti i clienti in bassa tensione e per il gas tutti quelli con consumo non superiore a 200.000 Smc/anno. Mentre per il settore idrico si fa riferiment­o a tutte le tipologie di utenze domestiche e non domestiche. Per garantire questo stop, e la sostenibil­ità degli attuali e futuri interventi in favore delle famiglie, è stato istituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con disponibil­ità fino a 1 miliardo di euro. Tecnicamen­te i gestori dal 10 marzo hanno rialimenta­to le forniture di energia elettrica, gas e acqua eventualme­nte sospese. Poi dal 3 aprile, le compagnie potranno disaliment­are o ridurre la fornitura del cliente moroso, procedendo a una nuova costituzio­ne in mora.

SUL FRONTE DEI RIFIUTI, l’Arera ha segnalato l’opportunit­à di riconsider­are i termini previsti per l’ap pr ov az io ne delle “tariffe della Tari in conformità al piano finanziari­o del servizio di gestione dei rifiuti urbani”, proponendo il differimen­to dal 30 aprile al 30 giugno.

Altra misura valida per tutte le famiglie, che ne hanno i requisiti, è il ricorso ai bonus sociali: l’Arera ne ha prolungato la scadenza di due mesi nel periodo 1 marzo- 30 aprile 2020 per aiutare i cittadini che potrebbero avere difficoltà logistiche a presentare la domanda di rinnovo. I bonus sociali sono uno sconto sulla bolletta di luce, acqua e gas alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose. I requisiti per ottenerli sono una soglia massima Isee di 8.265 euro, mentre per le famiglie con almeno 4 figli a carico l’Isee non deve superare 20 mila euro. Il valore del bonus sociale luce dipende dal numero dei componenti della famiglia: 125 euro fino a due componenti, 148 euro fino a quattro componenti, 173 euro oltre i quattro. Mentre per il gas non si hanno degli importi fissi: il calcolo è legato a diversi fattori rispetto alla categoria d’uso associata alla fornitura di gas, alla zona climatica di appartenen­za del punto di fornitura e al numero di componenti della famiglia anagrafica. Conoscendo questi dati è possibile calcolare l’ammontare del bonus sociale gas sul sito dell’Arera. Tutte le domanda dei bonus vanno presentate presso il Comune di residenza o ai Caf.

Bonus sociale

È stata allungato il tempo per rinnovare l’agevolazio­ne per le famiglie in disagio

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