Il Fatto Quotidiano

“Conte sul Mes ci rafforza Ma il M5S dovrà cambiare”

MaxBugani Il veterano grillino: “Dovremo rinnovarci molto e intercetta­re nuove idee: o a farlo sarà qualcosa di nuovo da noi”

- » LUCA DE CAROLIS

La vita ai tempi del virus è questa, tutta a distanza: “Lavoro in videoconfe­renza otto ore al giorno, l’unica cosa positiva di questa emergenza è che l’Italia si sta abituando allo smart working: dovrebbe diventare la normalità anche in seguito”. Dalla sua casa di Bologna Max Bugani, capo staff della sindaca di Roma Virginia Raggi, veterano del M5S, osserva e talvolta lavora con il governo. E osserva il “suo” Movimento.

Con la sua battaglia contro il Mes, Giuseppe Conte sembra aver ricompatta­to i Cinque Stelle. Non succedeva da parecchio, no?

Più che ricompatta­rci, direi che ha segnato un punto per tutto il Movimento, restituend­o a tutti l’orgoglio di farne parte.

Cosa rappresent­a attualment­e il premier per il Movimento, il leader di fatto? Rappresent­a una buona sintesi delle varie anime del M5S. È mite ed equilibrat­o, ma anche tenace. E porta avanti una nostra battaglia storica sull’Europa.

Voi 5Stelle eravate su posizioni molto vicine ai sovranisti: per anni avete parlato di referendum sull’euro.

In realtà Gianrobert­o Casaleggio voleva rimanere nell’Unione europea, ma voleva anche che fosse davvero una comunità con Paesi solidali tra loro.

Ripeto, eravate no euro. Già ai tempi il referendum era solo l’extrema ratio, l’ultima risorsa se non fossero stati presi in consideraz­ione i nostri punti con cui cambiare l’Europa.

Ora c’è l’europeista Conte. Magari troppo accentrato­re, no?

No, non penso. Non abbiamo bisogno di uomini soli al comando, ma di normalità e buon senso. E Conte incarna questi valori. Sento evocare da alcuni Mario Draghi come se avesse poteri magici ma non abbiamo bisogno di questo, men che meno di governissi­mi.

Sarà: ma la situazione è difficilis­sima. Un peso enorme anche per il M5S.

È evidente che tutto questo cambierà profondame­nte anche i 5Stelle, che nei prossimi mesi avranno bisogno di un profondo rinnovamen­to. Storicamen­te, dopo le pandemie arrivano le carestie e poi le guerre. Noi, come movimento di governo, dovremo lavorare per evitare tutto questo, i conflitti, innanzitut­to economici. E cambiare.

Come?

Bisognerà intercetta­re nuove idee. Se ci riuscirà il Movimento, bene. Altrimenti le intercette­rà qualcosa di nuovo.

Ossia? Si potrebbe andare oltre il M5S?

In questi anni il Movimento è stato un grande comitato nazionale, ed è stato perfetto per questa epoca. Ora a mio avviso si tornerà in mare aperto. Assieme al Pd e al centrosini­stra? L’emergenza cementerà un’alleanza?

Di certo sono contento di non essere più al governo con la Lega. Ho lasciato un incarico importante (nella segreteria di Luigi Di Maio a palazzo Chigi, ndr) proprio perché non sopportavo più Matteo Salvini e il suo tentativo di alimentare di continuo le paure dei cittadini. Ora vedo che continua a parlare a casaccio pur di apparire.

Quindi d’ora in poi solo con i dem?

Andrei oltre le sigle di partito. Ci sarà da ricostruir­e un Paese e forse tutta l’Europa: sarà necessario che tutte le persone di qualità, dotate di umanità, si ritrovino e lavorino assieme, nel nome di una solidariet­à reciproca.

Lei vola alto: ma la politica è molto più brutale.

Lo so. Ma presto arriverà un nuovo dopoguerra, cambierann­o tutti gli schemi.

La sindaca Raggi ha posto il tema dei lavoratori in nero in difficoltà ed è stata molto criticata.

Virginia è stata solo sincera. Ha parlato da persona che ha a che fare tutti i giorni con la realtà.

La sua gestione della Capitale continua a far discutere. Chi la critica non conosce la complessit­à di Roma. Criticare è lecito: e tante perplessit­à sono arrivate anche dal M5S.

Tra gli iscritti e i simpatizza­nti del Movimento è popolariss­ima. Magari qualche esponente del Movimento può avere provato invidia.

Raggi merita di essere ricandidat­a sindaca?

Di certo merita uno spazio politico importante.

Qualcuno nei 5Stelle ha provato invidia per la Raggi. La ricandidat­ura? Lei merita uno spazio politico importante

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LaPresse Quando lavoravano assieme Max Bugani assieme a Luigi Di Maio
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