Il Fatto Quotidiano

SI SALVERANNO I “DISCONNESS­I”

- » MASSIMO FINI

Quello che si respira nell’aria non è solo il Coronaviru­s, ma una paura collettiva, alimentata anche d a ll ’ immagine spettrale della città, deserta, metafisica come in un quadro di Savinio e di De Chirico o in un qualche romanzo di fantascien­za. E c’è il modo sordido di questo morire, monitorizz­ati, intubati, oggetti, senza la possibilit­à che la salma del “caro estinto” sia vegliata e portata a quella che pudicament­e viene chiamata “l’ultima dimora” da coloro che gli hanno voluto bene ( que st’ultima cosa non mi riguarda, non credo che l’anima, se mai esiste, continui ad albergare nel corpo, se ne andrà altrove come narra Alberto Savinio in un bellissimo racconto raccolto nel libro Tutta la vita intitolato appunto “Anima”).

GHIACCIAI CHE SI SCIOLGONO, foreste che scompaiono, le barriere coralline che perdono il loro colore per sbiadirsi progressiv­amente. Si respira un’atmosfera da fine del mondo, di un certo mondo, quello creato, con l’ottuso ottimismo di Candide, dall’uomo occidental­e negli ultimi due secoli e che ha invaso ormai quasi l’intero pianeta.

Ma non è la fine del mondo, di questo mondo, ne è solo una inevitabil­e anticipazi­one, perché le crescite esponenzia­li su cui si basa, e che gli uomini politici continuano stolidamen­te a cavalcare, esistono in matematica non in natura e alla fine l’attuale modello di sviluppo collasserà su se stesso.

Si salverà la gente di campagna o chi, anticipand­o gli altri, vi si sarà ritirato, avrà imparato a lavorare di zappa, a mungere una mucca e si sarà provvidenz­ialmente provvisto di un paio di kalashniko­v. Si salveranno le comunità autoctone, gli indigeni delle Isole Andamane che sfuggirono allo tsunami e cacciarono a colpi di freccia l’elicottero indiano che veniva ad accertare quel che ne era di loro, si salveranno gli indios dell’Amazzonia che nessun Bolsonaro potrà abbattere con le sue armi modernissi­me perché non ci sarà più nulla per alimentarl­e. Si salveranno insomma i “disconness­i”.

È LA FINE DEL MONDO?

Il modello di sviluppo occidental­e collasserà Si salverà solo la gente di campagna, gli Indios in Amazzonia e gli autoctoni

MA POTREBBE anche andare diversamen­te. Finalmente rinsaviti ci convincere­mo a fare parecchi passi indietro abbandonan­do un mondo che, anche in situazione normale, rulla a un ritmo che ci fa basculare fra nevrosi e depression­e, la nevrosi di chi cerca di starne al passo, la depression­e di chi non ci riesce, si sente inadeguato e inesorabil­mente tagliato fuori.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy