In sala Benni parla con Omero e i gatti si fanno coraggio tra loro
Visto che dobbiamo “stare a casa”, chi vuole condividere con gli altri la sua vita in quarantena può farlo sulle pagine del Fatto. Siamo una comunità e mai come oggi sentiamo l’esigenza di “farci compagnia” sia pur a distanza. Come i giovani che, nel Decameron di Giovanni Boccaccio, si riunirono per raccontarsi novelle durante la peste di Firenze. Inviateci foto, raccontateci cosa fate, cosa inventate per non annoiare i figli e non allarmare i nonni, quali libri, film e serie tv consigliate all’indirizzo l et tere@ ilfat toquo tidia no. it . Ci
sentiremo tutti meno soli.
Roma: Pietro Lee, due anni, nel suo angolo lettura al posto del parco. (vedi foto) SABRINA BISO
Crostate e libri parlanti: ascolto i miei eroi
Uno dei miei passatempi preferiti è quello di sfornare crostate (vedi foto) che scarabocchio con scritte di frolla (su Instagram le chiamo @crostateparlanti). Durante la quarantena ho anche fantasticato che i personaggi di due libri posizionati vicini su uno scaffale possano parlare tra loro: “Achille piè veloce, hai sentito? Dicono che devono stare tutti a casa ormai, per il bene dell’umanità”. “So tutto caro Agamennone”. “E cos’altro hai sentito?”. “Ho sentito che un virus si sta impossessando di loro. Fa realizzare che i ritmi frenetici delle loro giornate sono spesso una follia. Fa desiderare di stringersi le mani e scambiarsi abbracci; pensa che ad alcuni basterebbe anche solo potersi guardare negli occhi, senza parlare. Fa apprezzare la casa in cui si vive e anche preoccuparsi di chi una casa non ce l’ha mai avuta.
“Ma dimmi, come si chiama questo virus?” “Si chiama gioia di vivere”. Nel salotto di casa mia guardo la libreria dove, continuando a sostenersi l’un l’altro, ci sono
Achille piè veloce di Stefano Benni e l’Iliade di Omero. DANIELA
Mamma con le sorelline aspetta rinforzi a pranzo
Home working e english lesson via Skype. Intanto di là la mamma (che non sta lavorando) con le due sorelline: con una cerca di fare i compiti e con l’altra cerca di giocare. Forza che tra poco è ora di pranzo e anche papà termina il suo part-time orizzontale di home working.
Arrivano i rinforzi! CATERINA DAINOTTI
Per il mio compleanno Sofia mi invia gli auguri
Sofia ha nove anni e vive nel Veneto. È brava a disegnare e molto affettuosa. Il suo nonno vive in provincia di Bergamo e, a differenza degli altri anni, nessuno di noi può spostarsi. Gli auguri di compleanno per il nonno, Sofia li ha affidati alle Poste Italiane. Grazie Sofia, carissima nipotina. E grazie anche ai postini. (vedi foto)
Pure Mirimiri e Saffolina si chiedono come andrà
“Saffolina”. “Che vuoi?”. “Ma questi sempre qua stanno?”. “Ma che ne so, Mirimiri, dicono che non possono più uscire”. “E la nostra papp a? ”. “Ho già controllato: l’armadio è pieno di scatolette”. “Sì, ma se poi finiscono?”. “I piccioni, Mirimiri, se finiscono le scatolette, acchiappiamo i piccioni”. “Dai, sul serio! E se rimaniamo senza pappa?”. “Stai tranquilla, i negozi di animali non hanno chiuso e loro possono uscire a comprare la nostra pappa”. “E se poi i negozi finiscono la nostra pappa?”. “Mirimiri, è impossibile, non preoccuparti, i beni di prima necessità ci saranno sempre”.
“Ma quanto dura questa storia?”. “Mirimiri, dura il tempo che deve durare”. “Ma finirà? Voglio dire tornerà tutto come prima?”. “Finirà Mirimiri, e tornerà tutto come prima: loro ricominceranno a lavorare e noi resteremo sole a casa”. “Io non voglio restare sola a casa”.“E allora, Mirimiri, prendi questi giorni per quello che sono, non avere paura, non pensare che debba per forza andare peggio, abbi fiducia, la loro frenetica vita senza senso ricomincerà presto, ma nel frattempo goditi ogni momento di questa nuova avventura”. “Saffolina”. “Che vuoi?”. “Ti voglio bene”. (vedi foto) CECILIA MARDARELLA
Per il mio compleanno non ci possiamo muovere, ma la mia nipotina mi ha inviato per posta i suoi bellissimi auguri