GRECIA ADDIO AL PARTIGIANO GLEZOS
Manolis Glezos, simbolo della resistenza greca durante l'ultima guerra mondiale – nel 1941 riuscì ad ammainare la bandiera con la svastica che era stata issata sull'Acropoli dai nazisti – è morto a 89 anni a causa di un infarto. I nemici per Glezos non sono stati solo i tedeschi occupanti. Impegnato in politica a sinistra, Glezos è stato a lungo in carcere durante la dittatura dei colonnelli. Con il ritorno della democrazia era stato eletto negli anni Ottanta come indipendente per il partito socialista Pasok. Quando non si occupava di politica nazionale, l'ex partigiano si dedicava a quella locale nel suo villaggio di Apeiranthos, sull'isola di Naxos. Nel 2012 era stato nuovamente eletto deputato con il partito della sinistra Syriza, per il quale è diventato due anni dopo eurodeputato. "Un combattente coraggioso con la schiena dritta fino alla fine", ha detto il leader di Syriza, Alexis Tsipras, aggiungendo che nella sinistra greca tutti si sentono "orfani" dopo la sua morte. Anche il ministro degli Esteri Nikos Dendias, del partito conservatore Nuova democrazia, ha reso omaggio a Glezos, a testimonianza di quanto la sua figura era considerata in Grecia: "Fra i maggiori protagonisti della resistenza nazionale contro l’occupazione nazista", un uomo che "ha ispirato tutti, al di là di partiti e ideologie".