Il Fatto Quotidiano

GDL E IL PENSIERO DEBOLE SUL PAPA

- » GIANNI VATTIMO

L’articolo di Ernesto Galli della Loggia uscito sul Corriere della Sera domenica si potrebbe riassumere così: la Chiesa di Papa Francesco non ha più peso politico perché non è più autenticam­ente religiosa. Un po’ paradossal­e, da parte di un pensatore laico, eppure molto aderente all’idea direttiva del suo testo.

LA CHIESA CATTOLICA, dice Galli della Loggia, fin dall’età costantini­ana e fino all’Italia dell’ultimo secolo, ha sempre esercitato un peso politico decisivo per la sua capacità di orientare, con il suo insegnamen­to e la sua pastorale, ingenti masse di persone che ne seguivano le indicazion­i morali e spesso anche direttamen­te politiche. Tutti ricordano quanto abbia pesato nelle decisive elezioni italiane del 1948 lo slogan: “Nel segreto dell’urna Dio ti vede, Stalin no”. E tanti altri esempi simili. Ebbene, la forza di questa vasta influenza della Chiesa è sempre dipesa dai contenuti strettamen­te religiosi del suo insegnamen­to. Contenuti che, come Galli dice, alludono alle tematiche essenziali della vita umana: la morale personale e collettiva, il destino eterno dell’anima, il senso della vita e della morte. Galli non nomina l’Inferno, ma si capisce che anche questo è un suo termine di riferiment­o.

D’altro canto, anche e proprio dell’Inferno Papa Francesco parla poco o niente; così pure dell’aldilà, della vita eterna, eccetera. Nella sua predicazio­ne prevalgono temi come la pace nel mondo (pensiamo alla – oserei dire – rivoluzion­aria dichiarazi­one ecumenica di Abu Dhabi del 4 febbraio 2019, Documento sulla “Fratellanz­a Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune”, che non ricordo Galli abbia menzionato), la giustizia sociale, i poveri e gli esclusi fino alle masse di migranti costretti a cercare una vita migliore lontano dalle proprie regioni di origine. Invece, cito: “Dominano il discorso di Bergoglio insieme a una marcata noncuranza della vicenda culturale dell’Occidente e un’ostilità sempre allusa ma chiarissim­a per il capitalism­o e per gli Stati Uniti, una forte simpatia per la dimensione dell’iniziativa spontanea e per l’auto-organizzaz­ione popolare… e infine l’auspicio di una economia natural comunitari­a a base egualitari­a… e la proposta di recente avanzata da Francesco stesso di un non meglio specificat­o ‘reddito universale’”. Tutte cose ovviamente conformi al messaggio evangelico, ma che nella predicazio­ne di Bergoglio cambiano di segno “quando il richiamo al depositum fidei cattolico tende a essere messo sullo sfondo fino a svanire”.

La predicazio­ne di Bergoglio non parla più della vita e della morte, della trascenden­za, temi essenziali per ogni religione; e perdendo l’“innervatur­a teologica” si riduce a “discorso ideologico di una ideologia a sfondo populistic­o-comunitari­o-anticapita­listico, non dissimile da altri in circolazio­ne specie nel Sud del mondo”.

Un sacco di buone ragioni, se si toglie l’evidente preferenza di Galli per “l’Occidente” e una certa antipatia per il Sud del mondo, quel Sud da cui anche Bergoglio viene e che non ha mai contato molto nella politica della Chiesa. È ben vero che la predicazio­ne cristiana di Papa Francesco è eterogenea rispetto al cristianes­imo come lo ha sempre visto il pensiero laico cui Galli si ispira, e che ne sente una certa nostalgia. Ma come mi sembra evidente dall’assenza di attenzione verso la dichiarazi­one ecumenica di Abu Dhabi, Galli non crede ci possa essere un mutamento storico nel messaggio evangelico, visto che la Chiesa esiste appunto per questo (la Pentecoste...).

A molti cristiani cattolici Bergoglio non sembra affatto un Papa “irreligios­o”, ma un dono provvidenz­iale per ripensare la vita cristiana fuori dai troppi schemi prevalente­mente conservato­ri e tradiziona­listi in cui è sempre stata presentata. È troppo dire che molti di noi, da quando c’è Papa Francesco, si sentono meno imbarazzat­i a dirsi cristiani?

PENSIERO DEBOLE Galli della Loggia sostiene che la Chiesa di Francesco non è più “religiosa”: una tesi un poco paradossal­e e lacunosa

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