“Salvini&Meloni, la piazza è dei miei Gilet”
E Fdi manifestano, ma il 2 giugno a Roma c’è già il Generale
Assodato
che la tragedia si ripeta in farsa, la replica della farsa assume invece contorni inesplorati. Così, sette mesi dopo l’ultima volta, Lega e Fratelli d’Italia tornano a litigare su chi debba mettere il cappello sulla manifestazione di piazza che entrambi hanno indetto per lo stesso giorno, nella stessa città, con le stesse rivendicazioni. Ma senza parlarsi.
Se poi non bastasse il paradosso, si aggiunga che Piazza del Popolo, una delle probabili location romane per la protesta contro il governo, è stata già “prenotata” da un inquilino ingombrante, almeno a livello dialettico. Trattasi del Generale Antonio Pappalardo, ex militare e sottosegretario di Stato durante il governo Ciampi (1993), oggi leader dei Gilet arancioni, declinazione nostrana degli smanicati rivoltosi francesi. Uno che ieri ha accolto la notizia della manifestazione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni con un’arringa da capo-popolo: “È una vigliaccata tremenda, una cialtronata. Se vogliono venire sono i benvenuti, basta che Salvini e Meloni si dimettano da parlamentari e sposino la nostra causa da normali cittadini. Altrimenti, loro arrivano dopo, protestino altrove”. E, se non fosse chiaro, “il generale Pappalardo è uomo di parola”.
Il messaggio si diffonde presto nel gruppo Facebook della protesta dei Gilet arancioni, che conta oltre 45 mila iscritti. Tutti orripilati dall’eventualità di condividere la piazza con la destra, che per altro aveva già i suoi problemi.
IL BALLETTO intorno alla manifestazione inizia venerdì, quando Meloni e Salvini – forse per replicare alle Sardine, che intanto sono tornate a Piazza Maggiore posizionando 6.000 vasi con altrettante piantine – alternano gli annunci senza mai nominare l’altro. Fratelli d’Italia parla di “una mobilitazione nel giorno della Festa della Repubblica per dar voce a tutti i cittadini italiani”, il leghista incalza su 7Gold: “Se non ci ascolteranno in Parlamento ci troveremo a Roma con mascherina e distanza”. Poi i due annunci ufficiali sui social, ognuno per sé, con Ignazio La Russa che si sfoga: “Mi meraviglia questa rincorsa della Lega per una iniziativa che è stata pensata da tempo da FdI”. Nel frattempo Forza Italia si smarca dagli alleati, restando prudente sulla piazza.
Alla fine una quadra si troverà, anche solo per evitare imbarazzi. Guai però a sottovalutare il “no” del generale Pappalardo. Per informazioni basta chiedere a Osvaldo Napoli, deputato forzista che quattro anni fa ebbe a che fare coi Forconi, movimento di cui faceva parte proprio l’ex militare: pizzicato fuori Montecitorio, l’onorevole venne accerchiato da una decina di manifestanti che pretendevano di arrestarlo forti “di un articolo della Costituzione che permette ai cittadini di arrestare i ladri in flagranza di reato”. La cosa finì dopo qualche strattone e l’intervento della polizia (quella vera).