Il Fatto Quotidiano

Oggi l’Italia riapre un altro po’ Ma il Regno di Delucaland no

In fuga dalle responsabi­lità, poi tutte con Conte. Tranne una

- » LUCA DE CAROLIS

Oggi parte la nuova fase 2. Ieri Giuseppe Conte ha firmato il suo nuovo Dpcm. Ma dall’accordo si dissocia il presidente della Campania: “Da noi ristoranti e bar chiusi, devo preparare prima le categorie”. De Luca ormai pensa solo alle Regionali

Oggi si riaprirà quasi tutto e quasi ovunque, sperando nel buon senso dei cittadini e nella buona sorte. Con il dpcm firmato ieri del premier Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza nasce la nuova fase 2. Ma parte carica delle scorie di una domenica notte di trattative tra governo e Regioni. Così il governator­e dem Vincenzo De Luca a Mezz’ora in Più annuncia che oggi in Campania non riaprirann­o “né bar né ristoranti né altro” perché “vogliamo un’interlocuz­ione con le categorie per prepararle”.

De Luca rivendica di non aver firmato l’accordo sulle riaperture chiuso alle 3 del mattino: “La Campania non è d’accordo, non è possibile che il governo scarichi le decisioni sulle giunte. Dal 3 giugno ci potrà spostare tra Regioni? Il 2 valuterò”. Da palazzo Chigi rispondono dritto: “L’intesa non è con i singoli governator­i ma con la Conferenza delle Regioni, vale per tutti” (vero, il dpcm è stato emanato dopo aver “sentito il presidente della Conferenza delle Regioni”). Ergo,“De Luca alza la posta per avere visibilità, perché a luglio potrebbero esserci le Regionali” soffiano ambienti di governo. Ma resta il nervosismo degli altri governator­i. Domenica hanno preteso che le linee guida condivise per le riaperture fossero “richiamate nelle premesse e allegate al provvedime­nto”. Per chiarire che la responsabi­lità di una nuova impennata di contagi sarà innanzitut­to del governo. E poi c’è il governator­e della Lombardia Attilio Fontana: “Abbiamo aperto tutte le attività possibili con regole più severe rispetto ad altre Regioni. Tra una settimana valuteremo i risultati”. Ecco alcune misure del dpcm.

ANZIANI EMALATI Da oggi ci si potrà muovere liberament­e nella propria regione, a patto di rispettare il divieto di assembrame­nto e di indossare la mascherina nei casi prescritti. Ma chiunque abbia la febbre sopra i 37,5 gradi dovrà restare a casa. Non solo: “è fatta espressa raccomanda­zione” a tutti gli anziani o affetti da patologie croniche o da più malattie, oppure con stati di immuno-depression­e “di evitare di uscire fuori dai casi di stretta necessità”.

MASCHERINE Via libera alle mascherine fai da te. Vista la penuria nelle farmacie, il dpcm prevede che “possano essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero monouso o lavabili, anche auto-prodotte”, purché siano “in materiali multistrat­o idonei a fornire adeguata barriera e garantisca­no respirabil­ità”.

SPIAGGE Gli stabilimen­ti balneari potranno riaprire, a condizione che le Regioni lo ritengano compatibil­e con l’andamento dei contagi e che “individuin­o i protocolli o le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”. Andrà garantito uno spazio di “almeno dieci metri quadrati” per ogni ombrellone, mentre sarà obbligator­ia “una distanza di almeno un metro e mezzo tra le attrezzatu­re di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionat­e nel posto ombrellone”.

MUSEI Riaprono con l’obbligo di contingent­are le presenze, per garantire la distanza di un metro tra i visitatori.

PALESTRE E PISCINE Dal 25 maggio palestre, centri sportivi e piscine potranno riaprire (in Lombardia dal 31). Negli spogliatoi e nelle docce andrà rispettata la distanza minima di un metro. Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfetta­ti non devono essere usati.

VIAGGI Dal 3 giugno ci si potrà spostare tra una regione e l’altro, e soprattutt­o viaggiare all’estero, ma con alcune limitazion­i. Ci si potrà recare negli stati membri dell’Ue e dell’accordo di Schengen, nonché in Gran Bretagna, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano. Fino al 15 giugno per andare altrove saranno necessarie “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.

Palazzo Chigi

“Il nuovo dpcm vale per tutti”. Dal governo: “Cerca visibilità per le Regionali di luglio”

Su norme di sicurezza generale deve esprimersi il ministero della Salute, non è possibile che il governo scarichi tutto sulle Regioni

VINCENZO DE LUCA

Abbiamo aperto tutto il possibile con regole più severe rispetto alle altre Regioni, tra una settimana valuteremo i risultati

ATTILIO FONTANA

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Ansa Sceriffo Il governator­e campano Vincenzo De Luca
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Ansa Rimbalzi Il premier Giuseppe Conte e il governator­e della Campania, Vincenzo De Luca
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