LASETTIMANAINCOM
Bocciati
LIKE&NAIKE. La figlia di Ornella Muti ha pubblicato uno scatto del ragguardevole lato B della sua mamma ultrasessantenne, con il seguente post: “Spesso vengo criticata per i miei post. Vengono fatti dei giudizi pesanti sulla mia persona, mi vengono fatte morali, mi vengono dati insegnamenti, insulti e commenti di ogni genere. Com’è possibile che un culo, anche se davvero spettacolare, e anche se di Ornella Muti possa ricevere più like e visualizzazioni di un post di un bimbo che muore di fame? Forse perché del bimbo non frega molto a nessuno. Mettere un like è inutile... mentre sul culo, il like è come un must! Poi sono io quella superficiale... Bisogna dedurre che alla fine dei conti è sempre un pelo di fic... scusa, un culo scoperto, ciò che piace più di ogni altra cosa”. Il like è come Naike, che forse è alloglotta.
Promossi
IL MONDO CHE VORREI. Bellissima intervista di Milena Gabanelli a Vasco sul Corriere. Sul “distanziamento sociale”: “È una definizione sbagliata: non è distanziamento sociale ma fisico quello di cui noi abbiamo bisogno per non contagiarci. Usare la parola distanziamento sociale è sbagliato perché sottende già una disgregazione sociale che è anche possibile che succeda”. “Il distanziamento implica una disgregazione sociale?”, chiede l’intervistatrice: “Sì. Già nella scelta del termine c’è questa onda che sta arrivando di disgregamento sociale o di pericolo per la democrazia. Le parole sono importanti, molto importanti”. Non solo canzonette.
LA ROSA QUARANTENNE. “Huffington post” dedica un articolo online ai quarant’anni de “Il nome della Rosa” di Umberto Eco, intervistando Mario Andreose, per 35 anni amico e agente del professore. Così scopriamo che il mondo quarant’anni fa non era così diverso dal nostro, oggi, pandemico e timoroso: “Chiuse il decennale dell’austerità dei ‘70, potrebbe aprire quella post pandemia. Mi pare che i problemi sociali e politici siano ancora attualissimi, a maggior ragione oggi con la pandemia, che sta creando purtroppo un nuovo fenomeno di pauperismo che credevamo di aver dimenticato. In questi giorni ha fatto irruzione la prospettiva che ci sia una forte diseguaglianza come ai tempi dei poveri del villaggio, della ragazza affamata, del cellario che se la scopa perché gli dà delle cose da mangiare, divisioni di classe che credevamo di aver superato, purtroppo”. Il 21 maggio è uscita con la Nave di Teseo un’edizione con i disegni e gli appunti preparatori dell’autore: buon compleanno.
Nc
L’ACQUA DELLE CADUTE. Ale del Piero, testimonial da anni di una nota acqua minerale, ha avuto una colica renale. “Ora sto bene, questa piccola disavventura è alle spalle e avanti sempre con grande energia e sorrisi come ho visto sul web. Ma ahimè la mia acqua della salute non è distribuita negli Stati Uniti”. Plin plin…