Il Fatto Quotidiano

Gol, plusvalenz­e e scambi: ecco il Pennemerca­to

Giornali Direttori che cambiano, cronisti che si scambiano

- » Pietrangel­o Buttafuoco

Il Pennemerca­to. Ingaggi stellari nel campionato dei giornalist­i. Il colpaccio lo fa Urbano Cairo.

Il patron del Torino, con gli stadi chiusi e in mancanza di gol in campo, si assicura Carlo Verdelli, il Ronaldo delle edicole. L’ex direttore di Repubblica, cacciato dagli Agnelli, non cede alle lusinghe di Carlo De Benedetti che lo vuole con sé al Domani.

Colpi e colpacci Cairo “riprende” Ronaldo-Verdelli, “Stampa” e “Repubblica” fanno patti, Gad Lerner viene al “Fatto”. Tutto questo fino a “Domani”...

Il Pennemerca­to. Ingaggi stellari nel campionato dei giornalist­i. Il colpaccio lo fa Urbano Cairo. Il patron del Torino, con gli stadi chiusi e in mancanza di gol in campo, si assicura Carlo Verdelli, il Ronaldo delle edicole. L’ex direttore di R e p u b b l i

ca, cacciato dagli Agnelli, non cede alle lusinghe di Carlo De Benedetti che lo vuole con sé al Do

mani – il giornale che verrà – e torna al Corriere della Sera . L’editore di

Rcs blinda il suo Ronaldo con un contratto gold del tipo “ora e sempre Resistenza” che onora ben tre liquidazio­ni.

Col grande calcio in sosta forzata fino al 20 giugno per il Covid-19, agli italiani non resta altro che l’avvincente campagna acquisti delle prime firme. A bordo campo si prepara Walter Veltroni che non è solo maestro di penna al Corriere ma anche – è la sua cifra distintiva – pronto alla nomina di direttore di La7 così da raggiunger­e, dopo la plusvalenz­a imposta dall’arrivo di Ronaldo-Verdelli, un monte ingaggi a lui più consono.

Tutti vogliono tutti ma nessuno vuole Gianni & Riotto detto Johnny. Come un calciatore a fine carriera diventa direttore tecnico,

Joe Severgnini si propone per il ruolo di direttore galattico di tutto il campionato ma Cairo, per placarne il vorace sogno, lo proclama Gran Mogol di via Solferino con delega alla consolazio­ne di Johnny, ancor più disperato perché Marcello Sorgi detto Marcel , per godersi il mare di Lipari rifiuta non una bensì sette direzioni europee, cose tipo Frankfurte­r Allge

meine o The Guardian.

Ingaggi stellari, dunque. La sfida al tavolo dei procurator­i è vinta da Cairo e lo spettacolo è assicurato. Mai come adesso ci sono stati tanti cambi, ritorni e cacciate nei giornali. Non più il pallone ma la redazione. Sky è già al lavoro per mettere il Pennemerca­to al posto del Calciomerc­ato e così, ogni sera, per due mesi di fila – dalla metà di giugno fino ad agosto – gli abbonati avranno il commento sul passaggio dei campioni da una testata all’altra.

Il Pennemerca­to, infatti, non conosce soste e le proprietà delle maggiori squadre di calcio coincidono con quelle delle più importanti testate. L’arrivo del fratello di Lapo Elkann a Repubbli

ca determina la fusione con La Stampa. Ancora qualche giorno fa, infatti, c’è stato lo scambio di maglie tra Francesco Bei e Paolo Griseri. Il primo lascia Torino per tornare da vicedirett­ore nel giornale fondato da Eugenio Scalfari e il secondo – sempre da vicedirett­ore – fa il viaggio inverso approdando appunto nel quotidiano oggi diretto da Zlatan Massimo Ibrahimovi­c Giannini, già editoriali­sta di Repubblica e star radiofonic­a di Campo

Massimo .

Il Pennemerca­to provoca un esodo di campioni verso altre squadre. La prima ad andarsene via, all’arrivo degli Elkann, è stata Lucia Annunziata. Dalla tolda di comando di

Huffington Post – oggi diretto da Mattia Feltri, già Leo Messi de La Stampa – l’ex presidente della Rai, titolare della Mezzora di Rai3, è prossima a indossare la maglia del Domani, il sontuoso quotidiano in arrivo, fortissima­mente voluto e munificame­nte finanziato da Carlo De Benedetti e alla cui direzione è stato chiamato l’ex Fatto Stefano Lautaro Feltri. Il Pennemerca­to cambia il Dna delle squadre in campo. Con Maurizio Molinari al comando, il giornale della sinistra radical chic è diventato una sorta di Fox News del trumpismo global. Come il Milan con il fondo Elliott è diventato americano – e come l’Inter è cinese, dunque un’altra cosa – così Repubblica subisce una mutazione genetica.

Il Pennemerca­to va incontro ai lettori senza più un giornale. E siccome siamo amici di Platone ma ancor più lo siamo della verità, non possiamo non dire che la vera Repub

blica, quella di un Eugenio Scalfari per capirsi, è oggi Il Fatto

Quotidiano. Gad Lerner che pure è amico del Carlo fa marameo ai padroni e già firma su questo giornale. Come Verdelli neppure lui va con De Benedetti, rinuncia dunque allo yacht di quest’ultimo ma non alla barca di soldi e al bonus elicottero guidato personalme­nte da Marco Travaglio che, da par suo, lo pilota meglio di quanto sapesse fare Gianni Agnelli, l’avvocato.

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 ??  ?? Protagonis­ti Da sinistra: John Elkann, Urbano Cairo, Maurizio Molinari e Carlo Verdelli FOTO ANSA/ LAPRESSE
Protagonis­ti Da sinistra: John Elkann, Urbano Cairo, Maurizio Molinari e Carlo Verdelli FOTO ANSA/ LAPRESSE

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