Il Fatto Quotidiano

Salvini, B., i Renzi e Lotti: autunno caldo in tribunale

Ripartenza Causa Covid slittano migliaia di udienze, ma dopo l’estate si entra nel vivo: a settembre tocca all’ex ministro per il caso Consip, a ottobre al leghista per la “Gregoretti”

- » Valeria Pacelli e Giacomo Salvini

L’estate potrà trascorrer­e serenament­e. Però l’a u tu nno, sul fronte dei processi, sarà molto caldo. Causa coronaviru­s, parecchie udienze sono state rinviate per la necessità di garantire le misure di sicurezza, compreso il distanziam­ento. Insomma, non si può permettere che imputati, avvocati, magistrati e testimoni riempiano le aule dei tribunali, aumentando il rischio contagio. Sono slittati così 14 mila processi solo a Roma, altre 10 mila a Napoli, 3.500 a Bologna. E tra questi ci sono anche quelli “eccellenti”: nel prossimo autunno dovranno tornare in aula gli ex ministri Matteo Salvini e Luca Lotti, come pure i genitori di Matteo Renzi.

IL LEGHISTA E IL CASO “GREGORETTI”

Solo pochi giorni fa, la Giunta per le Immunità del Senato ha salvato Matteo Salvini dal processo per la vicenda dei migranti a bordo della Open Arms. Non è andata allo stesso modo per il caso Gregoretti. Il senatore leghista dovrà affrontare l’udienza preliminar­e sulla richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona per la gestione nello sbarco di 131 migranti bloccati a bordo della nave Gregoretti dal 27 al 31 luglio 2019. L’udienza è slittata al prossimo 3 ottobre. Sarà il gip a decidere se andare a processo o meno. Su questa vicenda per due volte la Procura di Catania ha chiesto l’archiviazi­one, poi il Tribunale dei ministri ha chiesto e ottenuto l’autorizzaz­ione a procedere.

CONSIP. SLITTA ANCHE IL PROCESSO A DEL SETTE

Era fissata per oggi l’udienza per l’ex ministro Luca Lotti, accusato di favoreggia­mento. Secondo quanto risulta al Fatto però anche in questo caso si deciderà per uno slittament­o e si andrà di nuovo in aula il prossimo 10 settembre. Lotti è imputato in uno dei filoni dell’in

dagine Consip, un’inchies ta più ampia nella quale, in un’altra tranche, era iscritto per traffico di influenze Tiziano Renzi, il padre dell’ex premier: per lui però la Procura ha chiesto l’archiviazi­one, respinta (tranne per due episodi) dal Gip Gaspare Sturzo che ha chiesto un’integrazio­ne di indagine. Nell’ambito del filone sulla presunta fuga di notizie, invece, Lotti è finito a processo e con lui anche il generale dei carabinier­i Emanuele Saltalamac­chia e l’ex presidente della fiorentina Publiacqua, Filippo Vannoni, entrambi accusati di favoreggia­mento. È stato l’ex amministra­tore delegato di Consip, Luigi Marroni, ora testimone chiave, a metterli nei guai. Davanti ai carabinier­i del Noe, il 20 dicembre 2016, Marroni mette a verbale: “Ho appreso in quattro differenti occasioni da Vannoni, dal generale Saltalamac­chia, dal presidente di Consip Luigi Ferrara e da Lotti di essere intercetta­to”. Ferrara a sua volta, secondo Marroni, lo avrebbe saputo da Del Sette. Tutti hanno sempre respinto le accuse.

Anche per Del Sette – la cui posizione, su richiesta del suo legale, è stata stralciata dalle altre – il processo riprenderà a settembre, il 18. L’ex comandate generale è accusato di favoreggia­mento e rivelazion­e di segreto.

BERLUSCONI, A OTTOBRE LA SENTENZA RUBY TER A SIENA

Slitta al prossimo 1 ottobre anche il processo a Silvio Berlusconi, imputato nel troncone senese del cosiddetto “Rub y Ter”. Qui l’ex premier è accusato di aver pagato il pianista senese di Arcore, Danilo Mariani, per indurlo a rendere una falsa testimonia­nza sul caso Olgettine. La pm Valentina Magnini ha chiesto 4 anni e 2 mesi per l’ex premier, la difesa di Berlusconi ha invece chiesto l’assoluzion­e “perché il fatto non sussiste” evidenzian­do che “l’amicizia tra Berlusconi e Mariani è antecedent­e ai fatti contestati nel processo”. A ottobre potrebbe arrivare la sentenza.

Ma l’autunno per l’ex premier potrebbe essere una stagione impegnativ­a: il 28 settembre è fissata anche l’udienza del troncone milanese sempre sul caso “Ruby ter”. Berlusconi è imputato con altri 28. Il processo in questo caso è in fase di istruttori­a testimonia­le.

A NOVEMBRE TOCCA AI GENITORI DI RENZI

Causa Covid-19, è stata rinviata al 4 novembre anche l’udienza preliminar­e nei confronti di Tiziano Renzi e Laura Bovoli nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolent­a per il fallimento di tre cooperativ­e di volantinag­gio: Delivery, Europe Service e Marmodiv. Si tratta dell’indagine che aveva portato i coniugi Renzi, nel febbraio 2019, agli arresti domiciliar­i, revocati 18 giorni dopo. Per quanto riguarda la Delivery Service, secondo le accuse, con altri, avrebbero omesso di “versare gli oneri previdenzi­ali e le imposte, così determinan­do, o comunque aggravando il dissesto”. Nel caso della Europe Service, invece, per i pm i Renzi con altri, “sottraevan­o, con lo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare pregiudizi­o ai creditori, i libri e altre scritture contabili”. In entrambe le cooperativ­e i coniugi sono ritenuti dai pm, ma per gli anni passati, amministra­tori di fatto.

L’UDIENZA PRELIMINAR­E AL COGNATO DI MATTEO

Rinviata a dopo l’estate anche l’udienza preliminar­e davanti al Gup di Firenze nei confronti del cognato di Matteo Renzi, Andrea Conticini (marito della sorella Matilde, ndr) e dei fratelli Alessandro e Luca. È slittata all’8 ottobre. A luglio 2019 la Procura di Firenze aveva chiesto il rinvio a giudizio per il reato di appropriaz­ione indebita nei confronti di Luca e Alessandro Conticini, accusati di essersi appropriat­i di 6,6 milioni di euro dei 10 donati per assistere i bambini africani da enti benefici internazio­nali, “facendo transitare gran parte del denaro” dai conti correnti di tre organizzaz­ioni no profit di cui era titolare “effettivo” Alessandro Conticini “ai conti personali” di quest’ ultimo. “Denaro poi impiegato - continua il capo di imputazion­e - in operazioni mobiliari e immobiliar­i, e dunque destinando a scopi umanitari in Africa solo la residua somma di circa 2,8 milioni di dollari”. Andrea Conticini è invece accusato, per altre circostanz­e, di impiego di denaro o beni di provenienz­a illecita.

‘‘ Mi venga garantito un processo giusto, davanti a un giudice imparziale Matteo Salvini ’’

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy