Il Fatto Quotidiano

La commission­e segreta della renziana lombarda

- Gianni Barbacetto MILANO

È un segnale che Baffi manda alla maggioranz­a di centrodest­ra che l’ha eletta

Se il buon giorno si vede dal mattino, la vita della commission­e regionale d’inchiesta sull’emergenza sanitaria in Lombardia si annuncia pessima. Già la scelta del presidente aveva generato polemiche durissime. Ora Patrizia Baffi, renziana di Iv, eletta al vertice della commission­e con i voti di Lega e Forza Italia, ha anticipato che i lavori della commission­e saranno segreti e si svolgerann­o a porte chiuse.

La presidenza di una commission­e d’inchiesta spetta all ’opposizion­e (Pd, Cinquestel­le, Italia Viva, +Europa). Il Pd aveva indicato come presidente Jacopo Scandella, raccoglien­do anche il sostegno dei Cinquestel­le. Ma la maggioranz­a leghista e forzista ha votato Patrizia Baffi, che aveva ben meritato la loro fiducia non partecipan­do al voto di sfiducia che il Pd con il sostegno dei Cinquestel­le aveva promosso contro Giulio Gallera, l’assessore che sta gestendo il disastro sanitario lombardo di questi mesi.

RISULTATO:

il Pd ha deciso di non partecipar­e ai lavori della commission­e, ritirando i suoi membri, Scandella, Gian Antonio Girelli e Carmela Rozza. Stessa decisione del Movimento 5 Stelle, annunciata subito dopo che Patrizia Baffi aveva ribadito che non si sarebbe dimessa, malgrado gli inviti che le erano arrivati anche dal suo partito.

La commission­e d’i nc hi esta, protesta l’opposizion­e, non solo sarà guidata da una consiglier­a scelta dalla mag gioranza, ma si svolgerà anche a porte chiuse: “Sarà una commission­e segreta, chiusa e sorda, dispiace per i lombardi che non sapranno mai la verità”, protesta Marco Fumagalli, capogruppo M5S Lombardia.

“È LEGITTIMO

che i lavori di una commission­e d’inchiesta siano segreti”, spiega il consiglier­e Pd Piero Bussolati, “se è fatto per tutelare quelli che sono auditi. Era successo con la commission­e d’inchiesta sull’ospedale San Raffaele. Ma qui la decisione di lavorare a porte chiuse è stata anticipata dalla presidente, che non la può prendere: la decisione deve essere presa dalla commission­e. È un segnale che Baffi manda alla maggioranz­a che l’ha eletta”.

“Il regolament­o dà la possibilit­à di lavorare anche a porte aperte”, aggiunge Fumagalli, “quindi se la scelta sarà invece

quella del segreto, vuol dire che avevamo ragione: non solo sarà una commission­e chiusa e sorda, ma dimostrerà che la Baffi esegue la volontà della maggioranz­a, non avrà la libertà di agire secondo coscienza. Chiusi nel palazzo del loro potere, occulteran­no le malefatte avvenute per imperizia della giunta, lavorerann­o con il favore delle tenebre”.

Indignato anche Michele Usuelli, consiglier­e radicale di +Europa e medico, che ricorda il regolament­o: “Le sedute della commission­e d’inchies ta non sono pubbliche, salvo diversa decisione della commission­e stessa: così dice la norma. Invece Patrizia Baffi, in maniera del tutto arbitraria, ha anticipato che saranno segrete”.

Il Cinquestel­le Fumagalli punta sulla commission­e alternativ­a, che sarà costituita dalle opposizion­i: “La nostra commission­e parallela sarà itinerante sui territorio, aperta a tutti in modo trasparent­e”.

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FOTO ANSA Altro che opposizion­e Giulio Gallera e Patrizia Baffi (Iv)

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