Il Fatto Quotidiano

Renzi: “Solo fuffa su Tempa Rossa” Ma c’è il processo

- » Antonio Massari

Domenica sera, Matteo Renzi ospite a

Non è l’Arena non ha dubbi: l’indagine su Tempa Rossa, diretta dall’ex pm e poi ex capo del Dap Francesco Basentini, è stata un’inchiesta “fuffa”, “a s s u rda ”. Che cosa ha prodotto? “Zero dal punto di vista giudiziari­o, un’ecatombe dal punto di vista politico”, tira dritto il leader di Italia Viva.

IL TEMA

dell’indagine di Potenza viene fuori mentre si parla delle dimissioni di Basentini, ex capo del Dap travolto dalla bufera del caso sulle scarcerazi­oni dei boss in pieno periodo Covid. Evidenteme­nte a Matteo Renzi non deve essere piaciuta quell’indagine di cui Basentini era titolare insieme alla pm Laura Triassi. Forse perché ad aprile del 2016 portò alle dimissione di Federica Guidi. Mai indagata, l’ex ministro del governo Renzi lasciò dopo l’iscrizione del suo ex compagno e la pubblicazi­one di alcune intercetta­zioni.

Ma vediamo come è finita realmente l’inchiesta “fuffa”. “Quella indagine – ha tuonato Renzi in collegamen­to con Massimo Giletti – non è arrivata a nulla, ma non a un procedimen­to, non è arrivata neanche in fase di indagine”. Non è proprio così.

L’inchiesta è stata scorporata, per competenza, in due parti: una è finita a Roma e una parte, invece, è rimasta a Potenza. I filoni rimasti in Basilicata sono a dibattimen­to in primo di grado. Uno riguarda il caso legato al comune di Corleto Perticara, dove tra gli imputati, per alcune vicende legate alle assunzioni, c’è l’ex sindaco Rosaria Vicino, accusata di peculato, concussion­e e corruzione. È in primo grado anche il filone sullo smaltiment­o illecito degli scarti di produzione del Centro oli dell’Eni di Viggiano che vede imputati due ex responsabi­li del distretto meridional­e dell’Eni, Ruggero Gheller ed Enrico Trovato, accusati di traffico illecito di rifiuti. La requisitor­ia del pm è prevista per fine giugno.

Se a Potenza si è quindi in fase di dibattimen­to, a Roma invece è stato tutto archiviato. Nella Capitale molto tempo fa è arrivato il fascicolo sul cosiddetto “quartierin­o romano”, di cui secondo gli investigat­ori di Potenza faceva parte, anche l’ex compagno dell ’ex ministro Guidi, Gianluca Gemelli, inizialmen­te accusato di traffico di influenze illecite e poi archiviato.

DA POTENZA

gli atti sono stati inviati a Roma dopo la decisione della Procura generale che aveva dato ragione al legale di Ivan Colicchi, l’ex presidente della Compagnia delle Opere di Roma, accusato anche lui di traffico di influenze illecite e anche questi archiviato. Era forse questa la parte dell’indagine che per Matteo Renzi aveva prodotto zero risultati. Evidenteme­nte ha informazio­ni incomplete. Oppure ha dimenticat­o il processo in corso a Potenza.

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FOTO ANSA I pozzi lucani Il Centro Total di Tempa Rossa; a lato, Matteo Renzi e Francesco Basentini

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