Il Fatto Quotidiano

Grillo torna e striglia Dibba Taverna: “Conte aiuti M5S”

DUELLO DI BATTISTA: “ASSEMBLEA”. IL FONDATORE: “È IL GIORNO DELLA MARMOTTA?”

- Luca De Carolis

■Ora c’è chi evoca addirittur­a una scissione. La pasionaria dei 5Stelle al “Fatto”: “Non ci serve più un capo né un congresso, ma una segreteria collegiale. Beppe, Di Maio e Alessandro insieme”

No al congresso e allo scontro fra correnti: Beppe, Di Maio e Alessandro stiano assieme

Giura di non avere rimpianti: “Se mi guardo indietro sono solo orgogliosa di quello che noi 5Stelle abbiamo fatto al governo”. Difende Giuseppe Conte, su tutto. E per il M5S del futuro immagina una segreteria collegiale senza un capo politico, “ma lo dovranno decidere gli iscritti”. Così parla la vicepresid­ente del Senato Paola Taverna, nel giorno in cui Beppe Grillo va dritto contro Alessandro Di Battista.

Oggi partirà il tour virtuale del Movimento. In cosa consiste?

La nostra manifestaz­ione pubblica contro i vitalizi doveva segnare il ritorno del M5S nelle piazze, poi è arrivata la pandemia. Per questo partirà un tour virtuale in cui i parlamenta­ri e gli eletti di tutte le Regioni spiegheran­no in diretta su Facebook i provvedime­nti del governo, e come sono stati declinati nei territori. A moderare gli appuntamen­ti saremo io e Danilo Toninelli, e ci sarà una regia a coordinare tutti gli interventi in videoconfe­renza.

Come si può interagire da dietro un pc?

Si potranno porre domande scritte o tramite video, partendo dal tema di ogni tappa. Domani ( oggi, ndr) inizieremo dalla Basilicata, parlando del patto per l’export con il presidente della commission­e Esteri Vito Petrocelli e con il sottosegre­tario agli Esteri Manlio Di Stefano. Il premier Conte è impegnato negli Stati generali. A detta di molti sono solo una passerella, mentre invece servirebbe­ro “azi oni concrete, subito” come ha detto anche il governator­e

di Bankitalia Visco.

Tante e concrete misure sono state già assunte contro la crisi. Ma ora per programmar­e il rilancio serve un confronto. Non si può accusare Conte di decidere da solo e poi rimprovera­rlo se incontra le parti sociali. Gli Stati generali dureranno solo una decina di giorni, e questo momento di confronto è fondamenta­le.

I sondaggi dicono che se fosse leader del M5S Conte vi riportereb­be molto sopra il 20 per cento. Che ne pensa?

Conte è una figura super partes e il M5S ha una sua identità politica, anche se siamo noi ad aver portato il premier nelle istituzion­i. Detto questo, sarei onorata se Conte decidesse di accompagna­re il percorso politico del Movimento.

Dicono che voi 5Stelle vi stiate convincend­o ad accettare il Mes. E sarebbe un’altra abiura…

Non so perché cercano di far dire al Movimento cose che ha già smentito. Per noi il Mes non è la soluzione, perché presenta troppe criticità. Non siamo irresponsa­bili: si sta trattando sul Sure, e bisogna lavorare per

avere prima possibile le risorse del Recovery Fund. Gli Stati generali del M5S dovrebbero tenersi in autunno. E molti di voi spingono per una segreteria collegiale che gestisca tutto.

Il M5S non può più essere solo quello della denuncia e della protesta, e deve interrogar­si su come fare per realizzare ulteriori obiettivi. In quest’ottica, credo una governance diffusa sia la soluzione migliore del futuro del Movimento. Sono sempre più convinta che un capo politico non possa più rispondere alle nostre esigenze.

La segreteria non è solo un modo per fermare Alessandro Di Battista?

Ho un forte legame con Alessandro, e voglio che sia assolutame­nte partecipe di questo processo. Sono dell’idea che debbano essere gli iscritti a decidere se serve ancora un capo politico o piuttosto una segreteria.

L’ex deputato invoca “un’assemblea costituent­e, un congresso, e poi vediamo chi vince”.

Sarebbe un congresso dove si scontrano le correnti. Ma noi siamo sempre stati alternativ­i e spero che lo saremo anche questa volta. A vincere deve essere solo il Movimento.

Beppe Grillo è stato durissimo con Di Battista. Ora il M5S rischia di spaccarsi?

Il Movimento è imprescind­ibile da Beppe Grillo. La mia ambizione è coniugare Beppe con Di Battista e Di Maio e la nostra rinomata eterogenei­tà. Se dovessimo pensare ad una conventio ad excludendu­mavremmo perso tutti.

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FOTO LAPRESSE Alessandro Di Battista, Beppe Grillo e Paola Taverna
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