DAL MAGNA MAGNA AGLI STUZZICHINI
QUI MI CROLLA un mito. Da quando sono nato, tanti anni fa, la politica non ha nulla di sobrio. Nemmeno ai tempi di Aldo Moro e di Enrico Berlinguer l’immagine della amministrazione pubblica era legata alla discrezione,alla misura, alla severità. I politici erano quelli che si strafogavano. Vedevamo inquietanti scene nazional-popolari provenienti dalle rutilanti feste dell’Unità e dell’Amicizia. Foto in cui ciccioni quasi sempre democristiani mostravano facce grassocce e rubiconde al centro delle quali enormi bocche spalancate ingoiavano forchettate di spaghetti sgocciolanti di sugo dei quali si poteva seguire l’itinerario fino alla loro scomparsa oltre la voragine dell’esofago. E tutto ciò convinceva il popolo che “qui è tutto un magna magna”. Filippo Ceccarelli scrisse uno splendido libro sul rapporto tra apparato gastrointestinale e politica, “Lo stomaco della Repubblica”. È tutto un magna magna. Adesso è come risvegliarsi da un grande sonno. Improvvisamente nel Casino del Bel Respiro a Villa Pamphilj, politici, economisti, intellettuali di mezza Europa sono costretti ad una francescana conversione ad “U”. Comunicano gli organizzatori degli Stati Generali che avranno a loro disposizione “piattini contenenti stuzzichini”. E poi? “Caffè”. Lungo? Corto? Deca? E quindi? “Acqua minerale”. Liscia? Gasata? Leggermente? Ma che tristezza. Perfino un happy hour sui Navigli sarebbe più stimolante per i succhi gastrici. Roba da finger food. Patatine, pizzette, rotelle di würstel? Nemmeno una mousse di prosciutto e robiolina? No. È indispensabile una dimostrazione di discontinuità. Fine della politica magnereccia. Pranzi spartani. Deve essere un’idea di Casalino. Mai più patti delle crostate, delle frittate, delle pajate. Mai più piatti tris, quelli tricolorii di Berlusconi. Stuzzichini.
PS: Mi dicono che tutto ciò che ho scritto è privo di senso. Attenti osservatori politici presenti ai fatti raccontano che Conte e gli amici di Conte hanno mangiato timballo di pasta al sugo, pollo e verdure alla griglia. Macedonia e vino. Ci mancavano solo le cozze pelose.