Il Fatto Quotidiano

“Basta capi, Di Battista lavori con tutti noi al nuovo M5S”

“Aiuto da Conte? Magari. Al governo altri 20 anni”

- ▶ DE CAROLIS

Intervista del “Fatto” al ministro degli Esteri: “Se nominassim­o ora un vertice, durerebbe poco. Lavoro per la pace nei 5S. Rousseau patrimonio di tutti, ma il modello va rivisto”

Parlando di futuro cita il passato: “Quando il 22 gennaio mi dimisi da capo politico usai più volte la parola ‘responsabi­lità’. Ho sempre lavorato per la pace interna e continuerò a farlo. Nominare un nuovo capo del M5S potrebbe deresponsa­bilizzare molti, spingendol­i a sollevare problemi”. Luigi Di Maio non è più il capo dei 5Stelle, ma per il ministro degli Esteri passa molto dell’avvenire delmovimen­to e quindi del governo.

Cos’è questa segreteria invocata da Beppe Grillo? Prima di ogni altra cosa voglio dire, anche in base alla mia passata esperienza da capo politico, che il Movimento è composto da tante anime e questa diversità è una ricchezza. Dobbiamo trovare il modo di tenere assieme queste anime e di fare sintesi, una volta per tutte. Così si rischia un accordo tra correnti basato sulla spartizion­e dei posti.

Non dobbiamo partire dai nomi, ma dai temi. Negli Stati generali dovremo stabilire i nuovi obiettivi del M5S, il suo programma per i prossimi dieci anni.

L’epoca del capo politico è finita?

Se ora lo nominassim­o sarebbe un capo balneare, perché durerebbe poco. Prima dobbiamo fissare il programma che serve al Paese e risolvere i problemi del M5S. Poi si potrà pensare alla struttura.

Quando e come? Saranno il capo politico reggente Vito Crimi e il Garante, Beppe Grillo, a stabilirlo e a fare sintesi. Credo però che gli Stati generali avranno bisogno di un lavoro istruttori­o.

Il M5S pare sempre l’anello instabile del governo.

Tutt ’altro. Tanti dicevano che non saremmo durati al governo, e invece eccoci qui, con i nostri risultati già raggiunti come Reddito di cittadinan­za, legge Spazzacorr­otti e decreto Dignità. Il Movimento può governare l’italia per i prossimi 20 anni.

Di Battista invoca un congresso dove si voti: pare avere la legittima voglia di fare il capo.

Non credo che Alessandro prema su questo tasto. Anche per lui vengono prima i temi, e un programma basato non sull’io, ma sul noi.

Non pensa che Grillo abbia esagerato accostando­lo a terrapiatt­isti e gilet arancioni?

Beppe e Alessandro vogliono un bene dell’anima al M5S, e tutti e due vogliono che il governo vada avanti.

Davide Casaleggio aveva chiesto di eleggere subito un nuovo capo e gli è stato detto di no. Ha contro tanti parlamenta­ri e con lei pare essere sceso il gelo. Volete togliergli la gestione della piattaform­a Rousseau? Rousseau è un patrimonio del Movimento e io stimo Davide, che ha dato un grande contributo. C’è chi parla di rivedere il ruolo di Rousseau, e io dico che se si progettano i prossimi dieci anni dell’italia tutto verrà da sé. Il mondo è cambiato e gli strumenti vanno rimodellat­i sugli obiettivi da raggiunger­e. Grillo vuole il M5S sempre nel centrosini­stra, lei invece come ago della bilancia tra i poli: il governo con i

dem non l’avrebbe fatto... Ero scettico, ma devo dire che il primo anno di lavoro con il Pd mi ha sorpreso. Durante la pandemia abbiamo cementato i rapporti e lavorato molto bene assieme.

Ma in futuro?

Noi 5Stelle stabilirem­o dei nuovi obiettivi, poi vedremo chi vorrà realizzarl­i con noi.

Ne cita alcuni?

Serve una fiscalità di vantaggio per gli investimen­ti italiani e stranieri nell’economia sostenibil­e del nostro Paese, la cosiddetta green economy. Poi dobbiamo investire nella formazione: le imprese rischiano di non trovare più personale qualificat­o. Ed è fondamenta­le un patto per le esportazio­ni.

Il Pd chiede di cambiare sensibilme­nte i dl Sicurezza di Salvini, voi volete modifiche minime: è così? Sappiamo che questa è una sensibilit­à del Pd: domani (oggi, ndr) ci sarà una riunione di governo sul tema. Siamo disponibil­i a trovare un punto di caduta, e sono certo che si troverà.

I genitori di Giulio Regeni si sentono traditi dal governo perché venderà armi per miliardi all ’ Egitto. Hanno ragione, no?

Al posto loro, l’ho detto, forse avrei reagito allo stesso modo. Si può solo immaginare il dolore che hanno provato e che continua a provare la famiglia Regeni. Posso dire che le due vicende sono slegate: la ricerca della verità da parte nostra, resterà incessante.

Il primo nodo del governo resta il Mes. Voi 5Stelle non potreste reggere il sì e ora volete rinviare il voto in Parlamento a settembre.

Non dobbiamo rinviare nulla perché non è mai stato calendariz­zato alcunché.

Si attendeva il voto a luglio.

Per noi il Mes rimane inadeguato. Dobbiamo concentrar­ci sul Recovery Fund e trattare perché le sue risorse arrivino il prima possibile. Parlando del fondo salva-stati si commette un errore, perché si alleggeris­ce la pressione sull’europa. Ha detto che Conte può “aiutare” il M5S. Da capo o da candidato premier? Non è un problema di definizion­i. Il Movimento lo stima, tanto da averlo proposto due volte premier. Nel rispetto del suo ruolo può darci una grande mano.

Il Pd non gradirebbe... Ho detto che può farlo nel rispetto del suo ruolo. Il giorno in cui Conte dirà di voler aiutare il M5S sarà solo una buona notizia.

È vero che ha incontrato più volte Matteo Renzi? L’ho incontrato come ho fatto con altri esponenti politici della commission­e Esteri. Abbiamo parlato dei problemi del Paese.

Si fida di lui?

La fiducia i partiti la danno al governo in Parlamento. Finora Italia Viva l’ha sempre votata.

‘‘ Rousseau è un patrimonio di tutti noi, ma gli strumenti vanno rimodellat­i

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FOTO ANSA Tormenti Luigi Di Maio. A sinistra, Casaleggio jr. e Vito Crimi

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