Il Fatto Quotidiano

Vince il “politico” Cantone: contro Davigo-di Matteo

Per l’ex presidente Anac, a lungo fuori ruolo causa incarico “politico”, votano compatti i laici. Duro scontro, invece, tra i togati

- » Antonella Mascali

Per la prima volta da quando c’è questo Consiglio, che passerà alla storia come il Csm del caso Palamara, i laici hanno votato compatti per una nomina. Non una qualsiasi, quella del procurator­e di Perugia, ufficio che con l’indagine per corruzione su Luca Palamara ha innescato lo scandalo nomine, che ha portato alle dimissioni di 5 togati e del Pg della Cassazione Riccardo Fuzio.

A Perugia andrà, come anticipato, Raffaele Cantone, che ha ottenuto 12 voti contro gli 8 del procurator­e aggiunto di Salerno Luca Masini. Sono volate frecciate e controfrec­ciate tra Piercamill­o Davigo (relatore per Masini) e Nino Di Matteo in particolar­e da una parte, laici e togati di Area (progressis­ti) e Giuseppe Cascini in particolar­e dall’altra. Al centro del dibattito il caso Palamara e l’opportunit­à di scegliere per la Procura che indaga Cantone che, al di là della sua reputazion­e specchiata, è fresco di un fuori ruolo per molti di natura politica. Per Cantone hanno votato oltre ai 7 laici (Benedetti, Donati, Gigliotti di M5S; Cerabona e Lanzi, FI; Cavanna e Basile, Lega) anche i 5 togati di Area (Cascini, Chinaglia, Dal Moro, Suriano, Zaccaro). Per Masini i 5 togati di Autonomia e Indipenden­za e i 3 di Magistratu­ra Indipenden­te, conservato­ri ( Braggion, D’A m at o , Micciché).

Apre il plenum il presidente della Quinta commission­e Mario Suriano, relatore per Cantone: ricorda la lotta al clan dei Casalesi da pm di Napoli passando alla presidenza dell’anac e alla sua determinaz­ione nel prevenire la corruzione. Chiude con la spinosa attualità: “Dalle chat vediamo che Cantone non doveva andare a Perugia, secondo persone vicine ” a Renzi “che lo nominò all’anac”. Il riferiment­o è a Palamara che dice a Cosimo Ferri, toga in aspettativ­a e deputato di Iv: “Da evitare assolutame­nte”. Immediata la replica di Davigo: “Di Masini non si parla proprio, quindi è ancora meglio. Qui non stiamo discutendo della profession­alità di Cantone e dimasini, indiscutib­ile, ma di chi ha più titoli. Quello che fa infuriare i magistrati sono le scorciatoi­e. Non sono contro i fuori ruolo, ma non si passa direttamen­te da un fuori ruolo a un incarico direttivo ”. Aggiunge: “Credo fermamente nella separazion­e dei poteri e far discendere una prevalenza del candidato dalla guida dell’anac, assimiland­o tale attività, preventiva, a quella dell’attività giudiziari­a, repressiva, mi sembra allarmante ”.

Quanto alla comparazio­ne dei curriculum, Davigo rileva che Masini da “27 anni fa il pm in uffici dal Nord al Sud”, Cantone ha fatto il pm per 15 anni solo a Napoli e da “oltre 12 anni” non lo fa più. Concorda Nino Di Matteo, che confida di essere in rapporti con Cantone di “profonda stima”: è del suo stesso concorso, come Masini.

Di Matteo “Ha ricoperto un ruolo incompatib­ile, è inopportun­o che guidi l’ufficio competente a indagare su Roma”

AGGIUNGE che è “indubbia l’imparziali­tà di Cantone, ma noi dobbiamo garantire l’apparenza della imparziali­tà. Cantone ha ricoperto un prestigios­o incarico politico, non è opportuno che vada a dirigere proprio quella procura competente sui magistrati di Roma e su ipotesi di reato che possono riguardare a vario titolo politici o ambienti di potere romano connessi a quella stessa compagine politica che fu decisiva nella sua nomina” come la vicenda “Palamara-lotti”. Per i laici è una “forzatura” dire che la nomina dell’anac è politica. “Mi spiace, dice Benedetti, che proprio i magistrati non apprezzino che fu scelto un magistrato alla guida dell’anac a rafforzame­nto della terzietà di questo organo”. Cascini, accusa i togati di AEI ed MI di inventarsi la normativa: “Attenti a convincerc­i che ci sono regole che, invece, non ci sono”. Votando Cantone, come gli altri di Area, va contro una delibera della sua corrente schierata per lo “sbarrament­o” a chi è appena rientrato da un fuori ruolo. E con la riforma Bonafede, Cantone non sarebbe stato nominato procurator­e: per chi rientra da un fuori ruolo per 2 anni non può concorrere a incarichi direttivi.

Il vicepresid­ente Ermini non ha partecipat­o al voto, assente il Pg della Cassazione Giovanni Salvi, che sta lavorando sui profili disciplina­ri del caso Palamara. Astenuti il presidente della Cassazione Mammone e i tre togati Ciambellin­i, Grillo e Mancinetti di Unicost, la corrente centrista di Palamara.

 ?? FOTO ANSA ?? Il ritorno Raffaele Cantone è fuori ruolo da 12 anni. A lato, Cosimo Ferri
FOTO ANSA Il ritorno Raffaele Cantone è fuori ruolo da 12 anni. A lato, Cosimo Ferri

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy