A Roma M5S e Pd si fanno i dispetti sulla Resistenza
Breve apologo sull’amicizia impossibile tra i gialli e i rossi (o come rendere complicate le cose semplici). La notizia la scrive su Repubblica Lorenzo d’albergo, a Roma è arrivata una modesta proposta dai consiglieri grillini: perché non usare l’immobile del Comune in via dei Giubbonari – dove fino al 2016 c’era il circolo del Pd – per un “punto informativo” sulla Resistenza e sull’antifascismo?
L’idea in teoria potrebbe mettere d’accordo tutti e diventare persino un buon pretesto per la contaminazione e lo scambio tra i due partiti che a Roma si combattono, ma l’italia la governano insieme. La mozione porta le firme del capogruppo M5S Giuliano Pacetti e di Roberto Allegretti (grillino con la tessera dell’anpi). Propone – oltre al recupero dei locali del centro storico – di aprire un museo della Resistenza anche in periferia, nella zona dell’ex carcere di Forte Boccea. Tutti d’accordo? Macché. Il Pd, sfrattato dai Giubbonari dopo una lunga morosità, quella sede la sente ancora sua. L’idea grillina la vive come una provocazione. Per i dem “è solo uno spot” (o come si dice da queste parti, “una paraculata”). Spiega il segretario capitolino Andrea Casu: “Fin dall’inizio del mio mandato mi sono battuto per fare rivivere la sede, rimettendo al suo posto la targa dedicata alla memoria del partigiano Guido Rattoppatore. Solo chi non conosce la storia della città può pensare di decidere il futuro di uno spazio così importante senza confrontarsi anche con noi”. E quindi niente: non trovano un accordo nemmeno sull’a n ti f a sc i s mo . Che sia un’occasione persa lo pensa anche Giulia Urso, che per tanti anni è stata segretaria della sezione Pd dei Giubbonari (prima di fare i bagagli verso Articolo Uno): “La città cambia, la politica cambia, i partiti cambiano. Dedicare la sede alla Resistenza potrebbe essere una bella idea. Perché, per una volta, non ragionare sul merito, invece di cercare sempre la contrapposizione?”.