Guerra di carta, dopo 42 anni il Daily Mail supera il Sun
Sorpasso storico: a maggio il tabloid britannico Daily Mail ha superato il rivale The Sun per vendite mensili. È la prima volta in 42 anni di guerra editoriale. Malgrado il calo del 17% sullo scorso anno i numeri restano, nel confronto con l’italia, da fantascienza: in pieno lockdown il Mail ha veleggiato sulle 980 mila copie al giorno, mentre sulle vendite del Sunnon si hanno certezze, visto che lo scorso mese, forse presentendo la sconfitta, il quotidiano controllato da Rupert Murdoch ha smesso di diffondere i dati. Ma è anche vero che un paragone non si può fare, perché il successo dei tabloid, quotidiani popolari e sensazionalisti concentrati su cronaca, celebrities e storie spesso gonfiate, è esclusivo della cultura inglese. Come la loro influenza sul dibattito pubblico e, di conseguenza, sulla politica. Daily Mail e Sun sono stati determinanti nella crescita del sentimento anti-immigrati e anti-europeista che ha portato al successo del Leave nel referendum su Brexit. Successo ottenuto anche con copertine di pura propaganda, come quella, famosa, durante la campagna referendaria in cui il Daily Mail annunciava l’imminente invasione di immigrati turchi. Nel 2108, con le dimissioni del controverso e potentissimo direttore Paul Dacre dopo 26 anni di regno, il neo direttore Geordie Greig ha inaugurato una linea editoriale meno aggressiva, che i lettori sembrano aver premiato. Greig si è rallegrato del sorpasso con immancabile retorica: “È un momento storico per noi… il riconoscimento dell’instancabile impegno dei giornalisti del Mail , che continuano a definire l’agenda con professionalità, coraggio e determinazione”.
Sarà, ma ieri in prima pagina c’era un pezzo sui 10 milioni di sterline di fondi raccolti dal quotidiano per L’NHS – il servizio sanitario pubblico – un tablet in offerta per i nuovi abbonati e uno strillone con la chance di trovare un voucher da 1.000 sterline dentro la copia. Intanto, sul fronte della pandemia, il conto delle vittime è di 42.589: 128 i morti nella giornata di ieri. Il Times ricorda che il primo ministro Boris Johnson annuncerà la prossima settimana alcune novità: verrà revocata la regola dei due metri di distanza a partire dal 4 luglio e potranno riaprire pub, ristoranti e il settore dell’ospitalità nel tentativo di riavviare l’economia.