E sui vitalizi i 5S restano a piedi
NESSUN GRILLINO NEGLI ORGANI DI "GIUSTIZIA" INTERNA A PALAZZO MADAMA
Uno non vale uno e lo hanno capito anche nel Movimento 5 Stelle. Il passaggio di Alessandra Riccardi dai banchi pentastellati a quelli della Lega al Senato è un guaio grosso. E non solo perché destinato ad assottigliare i numeri già esigui della maggioranza a Palazzo Madama dove ogni voto è già un’incognita. Ma il trasloco avviene anche a un altro prezzo: ilmovimento perde ogni presidio negli organi di giustizia interna, quelli per intenderci che sono chiamati a decidere sui ricorsi contro il taglio dei vitalizi.
LA COMMISSIONE CONTENZIOSA,
l’organo di primo grado che è giusto convocato domani e dopo domani per decidere sulla legittimità del ridimensionamento degli assegni per gli ex senatori varato due anni fa, ora è composto dal presidente, Giacomo Caliendo di Forza Italia e due rappresentanti della Lega: Simone Pillon e appunto Riccardi che ha appena cambiato casacca. In secondo grado dove le decisioni divengono definitive, la presidenza del Consiglio di Garanzia tocca a un altro azzurro, Luigi Vitali: nel collegio vi sono poi un rappresentante del Pd (Valeria Valente), uno di Fratelli d’italia (Alberto Balboni) e almeno in origine un solo leghista (Pasquale Pepe). I Cinque Stelle che esprimevano il vicepresidente sono rimasti anche qui a bocca asciutta dopo il trasloco, a dicembre scorso, diugo Grassi tra i banchi di Matteo Salvini.
L’esclusione del M5S dalla partita su vitalizi è definitiva. A differenza delle altre commissioni parlamentari che vengono rinnovate dopo il primo biennio della legislatura, i membri dei due organismi in questione infatti durano in carica cinque anni a prescindere dal gruppo a cui scelgono nel frattempo di aderire: è previsto che siano inamovibili, proprio come i magistrati.
Una regola simile vale anche per la Giunta per le autorizzazioni a procedere: in questo caso i membri non possono rifiutare l’incarico, né dare le dimissioni e neppure essere sostituiti dal presidente del Senato a meno che non siano impossibilitati a partecipare alle sedute per gravissimi motivi e per un periodo prolungato. Qui i 5 Stelle che a inizio legislatura potevano contare su ben 7 rappresentanti, oggi sono scesi a 4 dopo la fuoriuscita di Riccardi. E prima ancora di Mario Giarrusso e Gregorio De Falco approdati al gruppo Misto.
VERDETTO SULLE PENSIONI D'ORO DECIDERÀ L'OPPOSIZIONE DA SOLA