Il Fatto Quotidiano

Ministero contro enti locali: l’impasse per avere più soldi

- VDS

Afine giornata è chiaro che i giochi si fermano su quel miliardo che la ministra dell ’Istruzione, Lucia Azzolina, chiede in Consiglio dei ministri per la Scuola, nello specifico per implementa­re il numero di insegnanti e gli spazi. Il presidente della Conferenza Stato-regioni, il governator­e dell’emilia-romagna Stefano Bonaccini, parla di “giusta direzione” e lascia presagire che oggi ci sarà l’ok alle linee guida per il rientro in sicurezza a settembre. Un via libera che ci si aspettava ieri pomeriggio, poi slittato per la dichiarata necessità di “ap pro fon di re” gli aggiustame­nti approntati rispetto alla bozza che era circolata nei giorni scorsi e che aveva mandato su tutte le furie (canoniche ormai) sindacati, governator­i e presidi mentre in sessanta piazze d’ Italia protes tavano anche studenti, docenti e genitori.

Le stesse linee guida giudicate in matt i n a t a “irrice vibili” – tanto da richiedere l’intervento del premier Giuseppe Conte (“Dateci ancora un po’ di tempo. Sull'edilizia scolastica ci sono soldi mai usati dovremo fare un miracolo. Stiamo facendo di tutto”) – vengono rimaneggia­te e integrate. Così a sera c’è uno spiraglio per l’ok che dovrà arrivare oggi: si snelliscon­o i tavoli regionali di intervento per evitare rallentame­nti, si assicurano gli incrementi del personale docente e non, il ministro della Salute Roberto Speranza garantisce che ad agosto si rivaluterà l’obbligo della mascherina. Le Regioni chiedono altro tempo, poi 2miliardi (in generale, per le mancate entrate), poi maggiore attenzione al tema dei trasporti “che va affrontato con urgenza, anche in un tavolo separato, guardando sia al lato economico sia a quello organizzat­ivo”, spiega Bonaccini, mentre la Cna denuncia un sistema arrivato “allo stremo” ( e la ministra De Micheli annuncia l’apertura di un tavolo ad hoc). Poi, apprezzano il miliardo chiesto in Cdm (che si aggiunge ai 4,6 già stanziati dall’ inizio dell’emergenza). Oggi si dovrebbe dare il via alle danze e da quel momento ci sarà un solo imperativo: correre.

CONFERENZA LA DECISIONE VIENE RIMANDATA: OGGI L’OK

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