Il Fatto Quotidiano

Il car sharing e il noleggio hanno perso oltre 3 miliardi

- » Marco Scafati

L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha colpito duramente anche noleggio e car sharing. Comparti che valgono circa un quarto del mercato auto complessiv­o, e che sono usciti di molto ridimensio­nati dal lockdown: nel trimestre marzo-aprile-maggio hanno perso 155 mila nuove immatricol­azioni (tra vetture e veicoli commercial­i) e poco più di tre miliardi di fatturato. Una vera e propria débâcle, se si pensa che quello dell’intero 2019 è stato di oltre sette miliardi. Ma anche l’erario ne è uscito con le ossa rotte, visto che, tra Iva e balzelli vari, il mancato incasso è stato di circa un miliardo di euro.

I NUMERI DIFFUSI nel rapporto Aniasa sulla mobilità cosiddetta pay per use e quella condivisa, sono dunque impietosi. Nel dettaglio, è stato il breve termine ad aver avuto la peggio, con un -98% nelle immatricol­azioni dettato anche dal totale azzerament­o della componente turismo, rispetto al lungo che ha perso “solo” il 73%. Mentre l’effetto sull’auto in sharing è stato altrettant­o pesante, causa chiusura degli uffici e relativo smart working, ma anche timore di salire a bordo di mezzi che potenzialm­ente potevano essere ambienti di contagio: -73%.

Insomma, proprio mentre stava per spiccare il volo anche al di fuori del suo alveo naturale (quello aziendale), il noleggio si è visto tarpare le ali al pari, se non peggio, di quanto successo alla mobilità tradiziona­le. Eppure tutti i sondaggi ci dicono che gli italiani sono pronti a rimettersi in macchina, con ogni formula. Basta creare le condizioni perché ciò avvenga.

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