Mazda MX-30: utile e con personalità
Il prezzo parte da 34.900 euro, da cui si possono detrarre fino a 6.000 euro di Ecobonus
Avere una banale utilità, oppure soprattutto personalità. Eccoli i veri poli opposti dell’auto a batterie. C’è tutto un fascino tecnologico da costruire attorno alla razionalità delle emissioni zero, ed è questo il primo lavoro di una elettrica che sia davvero di seconda generazione, anche se poi l’anagrafe della Mazda MX-30 è quella di un debutto assoluto. In tutto, tranne che nella sigla, che ricorda tutti i veicoli del marchio di Hiroshima nati in quattro decenni per sperimentare e coinvolgere. Due lettere diventate finora una auto vera solo con MX-5 nel 1989, la spider dei record, e atterrate adesso su un crossover che in 439 cm di lunghezza raccoglie storia e design, utilità e personalità.
Mazda ha voluto una carrozzeria filante con le piccole portiere posteriori ad apertura controvento, citazione della sportivissima RX-8 che però si apre su un abitacolo pensato attorno all’idea Premium Green, con tessuti bio compatibili, pannelli realizzati da plastica riciclata e materiali nobili come il sughero. Proprio ciò che produceva nel 1920 Toyo Cork Kogyo Co., primo nome di Mazda. Una suggestione, senza dimenticare la professione vera di un’auto come il costruttore nipponico la intende: trasmettere emozioni.
La posizione delle batterie da 35,5 kwh aiuta a bilanciare pesi, ad inserirsi in curva in modo netto, a guadagnare una agilità che non è nell’associazione mentale dell’auto elettrica, ma semplicemente di quella divertente. MX-30 ha un motore da 145 Cv, una velocità massima limitata a 140 orari e una grande linearità nella marcia cittadina, dove gli accumulatori consentono 260 km di autonomia nel ciclo Wltp, 200 km nei tragitti misti, dove verrebbe da chiedere una maggiore autonomia delle batterie se non fosse questa una strategia ben precisa. Mazda MX-30 oggi ha un pezzo di listino che parte da 34.900 euro, da cui possono essere detratti fino a 6.000 euro di Ecobonus in caso di rottamazione. Domani, l’elettrica diventerà ibrida, con il ritorno del leggendario motore rotativo Wankel a benzina, destinato a tornare non più come protagonista della trazione alle ruote, ma nel nuovo ruolo di Range Extender, cioè di generatore di energia elettrica per estendere l'autonomia. Una soluzione tecnologica vincente e disarmante. Di personalità.