Spento l’allarme a Mondragone, paura a Bologna
La paura del Covid-19 L’istituto Superiore di Sanità mette in guardia: “L’epidemia nella Penisola non è ancora terminata”
Tanto rumore per nulla, perché i 19 fuggiti dalla zona rossa di Mondragone, ieri, sono stati rintracciati, e alla prova del tampone sono risultati tutti negativi al Sarscov2. Così assicura il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Mentre a preoccupare è anche l’altro focolaio, quello della ditta di logistica Brt di Bologna dove sono stati registrati altri 27 positivi che vanno sommati ai 65 già individuati; i sindacati chiedono di fermare tutto. Ieri il bollettino dei morti ne annunciava altri 30, mentre i nuovi casi rilevati sono 259 di cui ben 156 nella sola Lombardia. L’iss, invece, registra “focolai di una certa rilevanza”, anche se l’indice Rtin Italia rimane sotto quota 1. Sopra 1 nell’ultima settimana solo in Lazio, Emilia e Lombardia.
SOSPIRO DI SOLLIEVO IN CAMPANIA
Il governatore De Luca ha quindi spiegato: “I 19 erano andati presumibilmente nella Piana del Sele, nel Salernitano, dove vi è un’altra piccola comunità di bulgari. Siamo riusciti a individuarli tutti e 19, abbiamo fatto i tamponi e sono tutti negativi”. In totale sono stati eseguiti “743 tamponi a tutti gli occupanti delle palazzine. I positivi sono 43, di cui 9 nella palazzina di senzatetto italiani, il resto nelle 4 palazzine di bulgari e di rom”. Da ieri mattina “sono presenti due camper per fare tamponi a tutti i cittadini di Mondragone nell’area circostante le palazzine. Gli stessi dipendenti dell’asl vanno anche nei negozi e locali commerciali per fare i tamponi, il lavoro procede in maniera seria. Il lavoro di tamponamento serve a fare 3-4 mila tamponi nell’area contigua per verificare se c’è stata una diffusione di contagio. Dobbiamo spegnere assolutamente il focolaio e non farlo diffondere nei Comuni vicini. La provincia di Caserta è una di quelle che ha retto meglio, abbiamo avuto contagio zero per tanto tempo ed è doveroso non farlo diffondere”. E ora, in tutta la Campania, l’obiettivo è “tamponi di massa per mantenerci a contagio zero”.
IN EMILIA FIATO SOSPESO IN ATTESA DEI TAMPONI
Da Sud a Nord, a Bologna intanto rimane il fiato sospeso per la situazione del focolaio alla ditta di logistica Brt, la ex Bartolini. Paolo Pandolfi è il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’ausl di Bologna: Oggi “siamo in attesa dei risultati dei tamponi eseguiti anche ad amministrativi, autisti e altro personale. Faremo una valutazione del focolaio: se ci sono evidenze epidemiologiche e condizioni specifiche, per come si è manifestato, potrebbe essere una strada da percorrere quella di proporre la sospensione dell’attività”.
LA LOTTA A SARSCOV2 DEVE CONTINUARE
“Bassa criticità, ma in alcune aree casi in aumento”. È questa la sintesi del report settimanale dell’is tituto superiore di sanità relativo al periodo 8-21 giugno e pubblicato ieri.
“In quasi tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in alcune regioni – si legge nel documento –. Tale riscontro in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Tuttavia, la presenza di focolai – dieci in tutto –, anche di una certa rilevanza numerica, mostra come il virus continui ad essere in grado, nelle attuali condizioni, di trasmettersi in modo efficace. Questo conferma che l’epidemia da Sarscov2 non è affatto conclusa in Italia. È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracing-tracking in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. È anche fondamentale continuare a rispettare in modo rigoroso l’igiene individuale e il distanziamento fisico”.