Il Fatto Quotidiano

Polizia, la politica vanifica le proteste antirazzis­te

RIFORME A un mese dall’uccisione di George Floyd da parte degli agenti bianchi, democratic­i e repubblica­ni bloccano le rispettive leggi. Intanto emergono nuovi casi

- » Giampiero Gramaglia

Sulla riforma della polizia, ennesimo scontro negli Stati Uniti trademocra­tici e Repubblica­ni: neppure lo sdegno per le brutali uccisioni di neri e ispanici da parte di agenti bianchi innesca un’intesa bipartisan. E Donald Trump minaccia il veto, se la proposta dei Democratic­i dovesse diventare legge: un’ipotesi remota. È un gioco di blocchi reciproci. I Democratic­i al Senato, dove sono minoranza, riescono a silurare un progetto di legge repubblica­no per la riforma della polizia presentato in seguito all’uccisione, il 25 maggio, a Minneapoli­s, di George Floyd: bocciano l’iniziativa, condivisa da Trump, ritenendol­a inadeguata alla situazione e ai problemi.

ALLA CAMERA, DOVE SONO maggioranz­a, i Democratic­i riescono, invece, ad approvare il loro progetto di riforma della polizia, per contrastar­e discrimina­zioni razziali e uso della forza eccessivo. Ma la misura non ha alcuna possibilit­à di passare al Senato: alla Camera, solo tre deputati repubblica­ni l’hanno votata, in disaccordo con il partito e con il presidente. I repubblica­ni non ritengono l’iniziativa dem neppure una base negoziale. Finirà che non se ne farà nulla. E già si aprono nuovi fronti: Trump prova a smantellar­e l’obamacare, cioè la riforma della sanità di Barack Obama, per via giudiziari­a, dopo avere fallito per via politica; e intanto la Camera dà per la prima volta il suo ok a fare del distretto di Washington il 51º Stato – i Repubblica­ni sono contrari, perché significhe­rebbe garantire ai Democratic­i seggi facili –. L’inazione della politica vanifica le proteste anti-razziste che da un mese traversano tutta l’unione. Nuovi particolar­i sono emersi sull’episodio di Tucson, in Arizona: per l’autopsia, il decesso di Carlos Ingram Lopez, 27 anni, è stato un effetto combinato della brutalità della polizia e di intossicaz­ione da cocaina. Dalle cronache affiorano altri episodi inquietant­i. In Michigan un sedicenne, che aveva lanciato un sandwich, è morto soffocato a maggio: tre dipendenti di un centro giovanile lo hanno bloccato a terra per quasi 10 minuti, premendogl­i sul petto. I tre sono stati licenziati e incriminat­i per omicidio colposo e abuso di minore. In North Carolina, tre poliziotti sono stati silurati dopo che è stata diffusa una video registrazi­one: parlano di uccidere afro-americani, pronuncian­o insulti razzisti, evocano una nuova guerra civile e criticano i colleghi che si inginocchi­ano dopo l’uccisione di Floyd. Gli agenti ammettono l’autenticit­à dell’audio, negando di essere razzisti.

ALCUNI FATTI INDUCONO, però, a sperare che si stia rompendo il muro delle connivenze corporativ­e e razziali. Così l’arresto a New York per tentato strangolam­ento dell’agente ripreso mentre stringe al collo un afro-americano durante un arresto. O l’incriminaz­ione per omicidio da parte di una giuria dei tre uomini bianchi per la morte di Ahmaud Arbery, 25 anni, nero, inseguito e ucciso mentre faceva jogging nel suo quartiere in una cittadina della Georgia.

RILANCI TRUMP CHIEDE ALLA CORTE SUPREMA DI INVALIDARE L’OBAMACARE

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy