Referendum, Putin val bene un tronco
Il futuro della Russia verrà deciso sul vecchio tronco di un albero. Il destino della Federazione sarà cambiato da un foglio inchiostrato in bella vista su una roccia, in uno sperduto e mal tenuto parco di provincia. Sono le nuove urne russe per il referendum costituzionale nell’era della pandemia: le votazioni sono iniziate, ma in alcune regioni al posto delle cabine elettorali, ci sono pietre, fili d’erba, piante e perfino il bagagliaio di un’automobile dove siede un’ossigenata, grassa volontaria che invita a votare.
Accade a Vladivostock, Siberia usualmente siderale ma rovente d’estate: è nel retro della sua auto che la responsabile raccoglierà le schede della votazione che permetterà al presidente Putin di rimanere in sella al Cremlino fino al 2036, dove siede già dal 1999.
La Costituzione russa verrà ribaltata in un prato verde. Mentre il Cremlino sbandiera le sue capacità digitali di voto elettronico amosca, i governatori delle latitudini remote russe hanno sfidato la loro fantasia per permettere ai cittadini di votare nei luoghi più improbabili, in assenza di altri spazi, capacità e mezzi.
A TVER, DAVANTI
a un vecchio autobus bianco e verde con i ritratti del presidente Putin, la gente è rimasta in fila ore per salire sul veicolo: non in attesa che il mezzo partisse, ma per mettere una croce sulla scheda, riscendere e tornare a casa. Se nella regione Ulyanovsk, a Komarovka, gli abitanti hanno votato appoggiandosi ai tronchi, a Omsk le autorità hanno privilegiato un campo di calcio. Impiegati di grosse aziende, dottori in prima linea contro il virus, perfino bibliotecari statali: “Mai così tante persone ci hanno contattato perché messe sotto pressione per votare”, si tratta del voto “più manipolato e meno trasparente della storia del Paese”, ha detto Gregory Mekonyants, a capo dell ’associazione non governativa Golos, una parola che in russo vuol dire voce, ma anche voto. Saranno necessari più del 50% dei sì per approvare il nuovo testo di legge e secondo l’istituto sondaggi statale Vtsiom, il 71% dei russi è favorevole al cambiamento costituzionale. Se sono le urne russe meno pulite, sono di certo le più fotografate: “I cittadini della Superpotenza mondiale al voto” dice la didascalia derisoria di una foto già virale sui social russi. Si tratta di un’altra cabina elettorale della periferia russa: un tavolo di plastica sistemato in un parco.