Il Fatto Quotidiano

Pride, un ragazzo pestato a Pescara

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“N on perdono i miei aggressori, mi fanno solo tanta pena“. Sono le parole di un 25enne aggredito a Pescara da sette giovani, tra cui una ragazza, e finito in ospedale con la mascella sinistra fratturata. Il ragazzo era in compagnia del fidanzato, 22 anni, quando dopo la mezzanotte di giovedì è stata assalito sul lungomare, come raccontato ieri dal quotidiano Il Centro.

I DUE RAGAZZI

erano diretti a casa. La vittima è stata soccorsa e portata in ospedale per le cure del caso, prima di un necessario intervento chirurgico. Poco prima di balordi aveva insultato pesantemen­te la coppia che si teneva per mano, prima di iniziare l’assalto con calci e pugni. Alcuni passanti avrebbero tentato di fermarli e ne sarebbe nata una colluttazi­one. Sono in corso le indagini per identifica­re tutti: uno degli aggressori, tutti ragazzi sotto i 20 anni, ha un tatuaggio sul collo a forma di bocca. Stando ai primi accertamen­ti, il luogo in cui è avvenuta la colluttazi­one non sarebbe coperto dalle telecamere, che però sono presenti nell’area in cui sono iniziati gli insulti.

“Apprendiam­o con sconcerto e preoccupaz­ione l’ennesimo atto omofobo avvenuto proprio a Pescara, nei giorni del primo Abruzzo Pride – si legge in una nota dell’arcigay di Chieti –. Secondo quanto riportato dai giovani ragazzi e dalle testimonia­nza dei passanti, gli artefici della brutale aggression­e omofoba sarebbero dei ragazzini giovanissi­mi e dallo spiccato accento pescarese. Il sindaco del capoluogo adriatico Carlo Masci descrive da diversi giorni Pescara come una città libera e aperta, eppure questa è la seconda volta in cui avviene un episodio omofobo, in una settimana, nella sua città, proprio durante la Pride Week del primo Abruzzo Pride. Ai due ragazzi mandiamo tutta la nostra solidariet­à e vicinanza. Come associazio­ni Arcigay offriamo loro disponibil­ità a livello legale e psicologic­o. A Pescara c’è ancora molto lavoro da fare e purtroppo questo ennesimo triste ed inaccettab­ile caso lo dimostra”.

Pochi giorni fa l’arcigay di Pescara aveva denunciato un altro episodio. Due ragazze che mangiavano una pizza al parco sono state riprese perché si abbracciav­ano. “Vo i due dovete andare via! Un uomo ed una donna insieme vanno bene. Una donna con un’altra donna no”. Alla replica: “Non ci possiamo abbracc ia r e? ” l’uomo ha risposto: “No, questo è un Parco pubblico! Ci sono anche bambini! Fate schifo!”.

PROPRIO IERI,

28 giugno, ricorrevan­o i cinquant’anni dal primo Gay Pride che si tenne a New York nel 1970. Negli scorsi giorni ci sono state le iniziative di Napoli, Pescara, Vicenza, Reggio Calabria, Pavia, Novara, Faenza, mentre ieri ci sono state manifestaz­ioni a Bologna e Palermo.

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