SPIEGATE A CATTELAN CHE NON È LETTERMAN
CHISSÀ CHI
HA messo in testa a quel bravo ragazzo di Alessandro Cattelan di essere la risposta italiana a David Letterman. È da vent’anni che cerchiamo questa risposta senza avere ben capito la domanda. Chissà chi lo ha dotato della scrivania da Late
Show senza calcolare che le bretelle non fanno la CNN, al massimo fanno Federico Rampini. Ma lasciamo perdere le emulazioni mancate. Nel suo
EPCC Live appena concluso su Sky Uno Cattelan fa quello che fanno tutti i conduttori: intervista i suoi ospiti in estasi, tra superlativi, finti sfottò e clip politicamente corrette come quella con Charles Leclerc sulla carbonara “fatta a cazzo di cane” ( a
chtung panna!). Insomma, l’esatto contrario dello stile Letterman. Tutto usa e getta, ormai nell’intrattenimento la lunga conservazione la pratica solo Renzo Arbore. Capiamo che gli abbiano affidato la
mission impossible di ringiovanire il pubblico televisivo, ma qui si sta esagerando, qui il target parte dagli asili nido per arrivare agli esaminandi più tonti di terza media. Forse abbiamo capito chi ha messo in testa a Cattelan di emulare Letterman; deve essere stato qualche compagno di oratorio.