Toti vs. governo, ma è Autostrade che non vigilava
Disastro autostrade in Liguria, con code infinite e ripetute su tutte le direttrici. Giovanni Toti contro il Governo, addirittura facendo balenare l’ipotesi di un complotto: “Perché avviene solo da noi? Non è che qualcuno vuole penalizzare la nostra regione?”, chiede il governatore ligure in campagna elettorale. Aggiunge: “A Genova abbiamo fatto un ponte in meno di due anni. A qualcuno non piace che questa regione vada così bene?”. Le dichiarazioni si aggiungono a quelle che già puntavano il dito più contro il governo che contro Autostrade: “Non c’è mai stato un ministero dei Trasporti così incapace. Più che la revoca della concessione ad Autostrade, revocherei il Mit”. E c’è pure chi lega il caos allo scontro tra governo e Autostrade sulla concessione, che però non c’entra nulla.
La versione cozza totalmente contro quella del ministero: “I disagi disastrosi sulla rete autostradale ligure hanno cause precise. L’anno scorso il ministero ha inviato in Liguria uno dei suoi migliori ispettori, l’ingegnere Placido Migliorino”. Quello che nelle intercettazioni dell’inchiesta della Procura genovese veniva indicato dai dirigenti delle società indagate del gruppo Autostrade come “il mastino”. E Migliorino, ricordano al Ministero, ha fatto un gran lavoro: “Ha ispezionato tutti i 285 tunnel della rete ligure, trovando anomalie su decine di opere. Non solo: ha rilevato che per molte gallerie Autostrade e Spea, la sua controllata che si occupava di ispezioni, non avevano rispettato le prescrizioni di una circolare del 1967. La norma prevede che ogni tre mesi siano effettuate ispezioni visive sulle condizioni del manufatto”. Secondo i report di Migliorino le ispezioni non erano state effettuate o, in alcuni casi, si erano limitate a un controllo delle onduline, cioè le lamiere che rivestono le pareti dei tunnel. “Ma per capire se una galleria è sicura bisogna controllare sotto la lamiera”. Le osservazioni di Migliorino sono state riportate anche alla Procura che ha aperto un fascicolo. In gioco, secondo il ministero, è la sicurezza degli automobilisti visto anche il crollo nella galleria Berté (sempre di Autostrade per l’ Italia) del dicembre 2019. Di qui la prescrizione tassativa del ministero: entro il 10 luglio Autostrade deve ispezionare tutti i tunnel, pena la chiusura. Insomma, non un modo per penalizzare la Liguria, ma per proteggere gli automobilisti. E le code, quindi, vanno attribuite ai ritardi e all’affanno del concessionario.