Il Fatto Quotidiano

Mar Glaciale, 34 gradi

- LUCA MERCALLI

In Italia – Al Sud e in Sardegna è esplosa l’estate mediterran­ea, e tra mercoledì e venerdì le temperatur­e sono salite a 39,2 °C a Mineo (Catania), a 39,3 °C a Iglesias e a 40 °C nel Cosentino, valori di tutto rispetto anche se non eccezional­i per queste zone. Al Nord invece, in un contesto pur sempre estivo (massime tra 32 e 35 °C in Valpadana), il caldo si è alternato a temporali. Sabato 27 giugno un fulmine ha ucciso una escursioni­sta suimonti Sibillini. Violenti episodi temporales­chi lunedì 29 al Nord-est, vento forte e allagament­i nel basso Friuli (75 mm di pioggia a Latisana), mentre il foehn appenninic­o (garbino) spingeva il termometro a 35,2 °C ad Ancona (8 °C sopra media); mercoledì colpiti alto Piemonte, Lombardia e Veneto, e giovedì notte nubifragi con devastazio­ni per vento a oltre 100 km/h nel Ferrarese e grandine da 5 cm di diametro a Fabbrico, nel Reggiano. Una depression­e fresca in quota (goccia fredda) ha scatenato altri intensi temporali tra venerdì pomeriggio e ieri notte, con allagament­i di edifici e strade (in poche ore 57 mm ad Asti e 92 a Reggio Emilia) e grandinate distruttiv­e sull ’Appennino romagnolo, gravi danni a Sarsina. Ieri temporali al Centro, oggi rinfresca al Sud mentre torna soleggiato altrove. Al Settentrio­ne il caldo della terza decade di giugno ha bilanciato il fresco delle prime due, determinan­do un mese dalle temperatur­e normali. Molta pioggia al Nord-ovest e sulle Alpi (200 mm a Moncalieri, quasi tre volte il consueto), mentre in Emilia i temporali non sono ancora riusciti a spegnere il deficit di inizio anno. A Parma solo 187 mm nel primo semestre, metà del normale, minimo dopo il caso del 1952 (165 mm) nella serie dal 1878.

NEL MONDO – Il servizio meteorolog­ico russo ha confermato i 38,0 °C di sabato 20 giugno a Verchoyans­k, record per tutto l’artico. Nel frattempo, il villaggio di Ust’-olenek, ancora più a settentrio­ne, a 73° Nord sulle sponde del Mar Glaciale, martedì 30 giugno ha registrato 34,3 °C, 22 °C sopra media e pure questo un primato sbalorditi­vo per queste latitudini. La tundra brucia su un milione di ettari di superficie e i fumi si spingono verso il Nord America. Siccità e incendi anche in California, Nevada, Arizona e Utah; inoltre l’acqua potabile è razionata a Porto Rico, dove negli ultimi tre mesi è caduta meno di metà della pioggia normale, e anche l’europa centro-orientale è in siccità, in Ucraina il livello del fiume Diesna nelle ultime settimane era ai minimi in un secolo e mezzo. Al contrario alluvioni-lampo in Wisconsin (una vittima) e nel Mississipp­i, ma soprattutt­o continuano le gravi inondazion­i a seguito di piogge record nel bacino del Fiume Azzurro in Cina (272 mm il 27 giugno a Yichang). E si attribuisc­e alle piogge intense la frana che giovedì ha ucciso almeno 162 minatori in Myanmar. Per tutta la settimana il termometro ha toccato i 40 °C nel Sud della Spagna, e secondo il nuovo rapporto di Aemet sullo stato del clima nazionale dal 1961 al 2019 il Paese iberico si è riscaldato di 0,3 °C al decennio, come l’italia. D’altra parte in questi anni le temperatur­e medie globali hanno sostanzial­mente eguagliato i massimi del periodo mite di circa 6.500 anni fa (Optimum termico olocenico) in una nuova serie paleoclima­tica di 12 mila anni ricostruit­a tramite l’analisi di vari indicatori geo-chimici e biologici, dai pollini fossili ai sedimenti lacustri e marini. I risultati dello studio, frutto del gruppo di ricerca Pages–past Global Changes e coordinato da Darrell Kaufman, sono apparsi sulla rivista Scientific Data, nell’articolo Holocene global mean surface temperatur­e, a multi-method reconstruc­tion approach. E poi c’è ancora chi parla di Medioevo caldo con la Groenlandi­a verde e i vigneti inglesi!

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NEL MONDO TEMPERATUR­E MEDIE GLOBALI UGUALI AL PERIODO MITE DI CIRCA 6.500 ANNI FA
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