Il Fatto Quotidiano

Il nemico invisibile della rivoluzion­e verde

- ALBERTO CORDIOLI

Ciò che mi lascia perplesso degli ultimi annunci politici è che propongono cospicui finanziame­nti senza alcun obiettivo e piano di sviluppo, in questo modo è facile capire che le risorse saranno consumate senza dare vere soluzioni. Le stesse associazio­ni ambientali­ste non propongono soluzioni tecniche economiche e integrate. Il vero nemico della Rivoluzion­e Verde non è l’incapacità di proporre veri piani di sviluppo, ma è lo stesso concetto di “economia” che nel corso degli ultimi decenni è stato stravolto. Il significat­o originale era “ottimizzaz­ione di quanto disponibil­e per il benessere comune”, e i piani di sviluppo a lungo termine erano a 10 anni. Oggi, il termine “economia di mercato” ha un significat­o diametralm­ente opposto: massimo profitto a breve termine; e il suo lungo termine è diventata la trimestral­e.

Con questo nuovo ma antico concetto è facile capire che non si ha certo la possibilit­à di fare piani di investimen­to a lungo termine perché “l’economia di mercato” ha nell’accaparram­ento e nello sfruttamen­to delle risorse esistenti lo strumento principe per realizzare il profitto immediato. Questa logica distruttiv­a una volta veniva condannata con la frase: venderebbe la madre per un nichelino. Vi lascio quindi con una riflession­e: come è possibile fare la rivoluzion­e verde finché ci sono leader politici che fanno dell’avidità, del cinismo, della prevaricaz­ione e dell’autorefere­nza il loro credo di sviluppo futuro?

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