Il nemico invisibile della rivoluzione verde
Ciò che mi lascia perplesso degli ultimi annunci politici è che propongono cospicui finanziamenti senza alcun obiettivo e piano di sviluppo, in questo modo è facile capire che le risorse saranno consumate senza dare vere soluzioni. Le stesse associazioni ambientaliste non propongono soluzioni tecniche economiche e integrate. Il vero nemico della Rivoluzione Verde non è l’incapacità di proporre veri piani di sviluppo, ma è lo stesso concetto di “economia” che nel corso degli ultimi decenni è stato stravolto. Il significato originale era “ottimizzazione di quanto disponibile per il benessere comune”, e i piani di sviluppo a lungo termine erano a 10 anni. Oggi, il termine “economia di mercato” ha un significato diametralmente opposto: massimo profitto a breve termine; e il suo lungo termine è diventata la trimestrale.
Con questo nuovo ma antico concetto è facile capire che non si ha certo la possibilità di fare piani di investimento a lungo termine perché “l’economia di mercato” ha nell’accaparramento e nello sfruttamento delle risorse esistenti lo strumento principe per realizzare il profitto immediato. Questa logica distruttiva una volta veniva condannata con la frase: venderebbe la madre per un nichelino. Vi lascio quindi con una riflessione: come è possibile fare la rivoluzione verde finché ci sono leader politici che fanno dell’avidità, del cinismo, della prevaricazione e dell’autoreferenza il loro credo di sviluppo futuro?