Il Fatto Quotidiano

Salvini e la Lega conquistan­o Botteghe Oscure

- ANTONELLO CAPORALE

Trovare la Lega dimatteo Salvini in via delle Botteghe oscure è il segno che la storia si prende i suoi capricci.

Tra tutti i luoghi in cui il leghismo padano oramai nazionaliz­zato poteva scegliere di accasarsi, quello di trovarsi di fronte alle colonne d’ercole del comunismo italiano, la monumental­e sede del partito di Togliatti e poi di Longo, Berlinguer e poi giù fino ad Occhetto, sembra il più improvvisa­to e imprevisto.

Ma la storia non fa sconti alla gloria e il civico dal quale, secondo l’adnkronos, Salvini farà in futuro le dirette su Tiktok e Facebook, oltre alle incombenze quotidiane, sembra sia una sublocazio­ne che l’ugl, il sindacato della destra storica nel tempo leghistizz­ato, ha concesso al leader del centrodest­ra. E già il fatto che l’ugl si trovi lì è un evento ( diciamocel­o) piuttosto eccentrico.

Del resto via delle Botteghe oscure è stata svuotata, e sono oramai decenni, da ogni classifica­zione e il palazzo edificato dai Marchini, che fu l’altare della Patria rosso, la casa della falce e martello, negli anni si è piegata al mercato, alla lottizzazi­one immobiliar­e, alla tristezza di essere un condominio e un b&b.

E oggi chi di voi conosce l’indirizzo esatto del Pd? Le continue migrazioni, e le continue contrazion­i elettorali, hanno portato gli eredi a una instabilit­à politica del domicilio che, tutto sommato, segue la precarietà dell’indirizzo politico.

Volendo essere suggestivi e trovare il bello nel brutto, o anche la suggestion­e nell ’ imprevisto, si potrà sempre prendere nota di quel che Massimo D’alema disse della Lega Nord, quando Bossi la governava: “È una costola della sinistra”.

Ecco dunque la costola accasata. Ecco Salvini, il Matteo Palmiro.

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