Salvini e la Lega conquistano Botteghe Oscure
Trovare la Lega dimatteo Salvini in via delle Botteghe oscure è il segno che la storia si prende i suoi capricci.
Tra tutti i luoghi in cui il leghismo padano oramai nazionalizzato poteva scegliere di accasarsi, quello di trovarsi di fronte alle colonne d’ercole del comunismo italiano, la monumentale sede del partito di Togliatti e poi di Longo, Berlinguer e poi giù fino ad Occhetto, sembra il più improvvisato e imprevisto.
Ma la storia non fa sconti alla gloria e il civico dal quale, secondo l’adnkronos, Salvini farà in futuro le dirette su Tiktok e Facebook, oltre alle incombenze quotidiane, sembra sia una sublocazione che l’ugl, il sindacato della destra storica nel tempo leghistizzato, ha concesso al leader del centrodestra. E già il fatto che l’ugl si trovi lì è un evento ( diciamocelo) piuttosto eccentrico.
Del resto via delle Botteghe oscure è stata svuotata, e sono oramai decenni, da ogni classificazione e il palazzo edificato dai Marchini, che fu l’altare della Patria rosso, la casa della falce e martello, negli anni si è piegata al mercato, alla lottizzazione immobiliare, alla tristezza di essere un condominio e un b&b.
E oggi chi di voi conosce l’indirizzo esatto del Pd? Le continue migrazioni, e le continue contrazioni elettorali, hanno portato gli eredi a una instabilità politica del domicilio che, tutto sommato, segue la precarietà dell’indirizzo politico.
Volendo essere suggestivi e trovare il bello nel brutto, o anche la suggestione nell ’ imprevisto, si potrà sempre prendere nota di quel che Massimo D’alema disse della Lega Nord, quando Bossi la governava: “È una costola della sinistra”.
Ecco dunque la costola accasata. Ecco Salvini, il Matteo Palmiro.