Blitz anti cosche 51 arresti a Napoli Nord
Maxi blitz anticamorra a nord di Napoli. La città si è svegliata con le pale degli elicotteri a bassa quota e le sirene di carabinieri e polizia che, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno scandagliato i quartieri di San Pietro a Patierno, Secondigliano e Scampia per arrestare 51 persone. Scene che non si vedevano da quando le strade della zona erano insanguinate da agguati e regolamenti di conti. Tutti sarebbero affiliati al clan Vanella Grassi, storicamente attivo nell’area. Le accuse a vario titolo sono traffico e spaccio di droga, estorsione aggravata, detenzione di armi e associazione di stampo mafioso.
L’indagine è nata nel 2016: ha decapitato il clan, dapprima satellite dei Di Lauro e poi confluito nel cartello scissionista degli Amato Pagano, sino a diventare potente e autonoma consorteria dopo la sanguinosa faida del 2012-2013, che ne ha segnato la vittoriosa contrapposizione agli Abete Abbinante. È stata delineata una volta per tutte la composizione dei Vanella Grassi che, da clan unitario, si è articolato in gruppi separati sia pure confederati tra loro, tutti sottoposti al potere direttivo del fondatore Salvatore Petriccione. Secondo quanto ricostruito, Petriccione, nonostante fosse detenuto, riusciva a far arrivare gli ordini fuori dal carcere approfittando dei colloqui con persone esterne concessi nel penitenziario. Il clan controllava il territorio attraverso la droga e le estorsioni. Nemmeno il lockdown, con le conseguenti restrizioni alla mobilità, ha limitato le attività di spaccio della camorra.