Il Fatto Quotidiano

“L’altra faccia del Paradiso”: su Yesflix ci si annoia a morte

La nuova piattaform­a, per ora in tedesco e inglese, propone solo serie tv, film e cartoni con protagonis­ti buoni e lieto fine. Ma senza il male non c’è storia

- » Vins Gallico

Sarà capitato anche a voi di aver ascoltato le frequenze di Radio Maria o di aver incrociato i programmi di Tv 2000: si tratta di due prodotti editoriali d’ispirazion­e cattolica, con proprietà cattolica, rispettiva­mente Associazio­ne Radio Maria e Rete Blu Spa controllat­a dalla Conferenza episcopale italiana. È evidente che entrambi siano offerte che vanno a soddisfare quel tipo di domanda. Se sei cattolico (ma anche se non lo sei), puoi scegliere di leggere e comprare Famiglia Cristiana, Avveni re, l’osser vatore Romano, così come altre forme di fede e posizionam­ento ideologico vengono assecondat­e in maniera altrettant­o appagante da Il Manifesto o da Il Giornale o da Libero.

ALL’INTERNO di una programmaz­ione teoricamen­te laica la radiotelev­isione di Stato inserisce spesso elementi religiosi. Per i credenti c’è la possibilit­à di seguire la messa la domenica su Rai Uno o approfondi­re la conoscenza teologica attraverso trasmissio­ni come Uomini e profeti su Radio

3. E se Don Matteo va in onda da vent’anni, 255 puntate in prima serata su Rai Uno, un motivo ci sarà.

Però, su quella stessa rete in questi vent ’ anni sono stati trasmessi prodotti che al loro interno mostravano omicidi, rapine, risse, torture, prostituzi­one, sesso, su quella stessa rete si è parlato e urlato con la lingua della violenza, del peccato, della menzogna. Ecco, per chi disdegna una simile commistion­e, è stata creata, per ora solo in versione tedesca e inglese, la piattaform­a Yesflix.

Il nome propone già in sé un’accettazio­ne, come la Vergine Maria che asseconda le volontà celesti dopo l’annunciazi­one. In più il rassicuran­te claim, “Vedere il bene”, garantisce che nulla potrà portarci nelle direzioni sbagliate o nelle selve oscure. Evidenteme­nte il pubblico che popolava le chiese teutoniche attualment­e preferisce il divano per usufruire di “contenuti che trasmettan­o positività e che supportino i valori cristiani”. La parola centrale è per l’appunto quello Yes, quel Sì, che corrispond­e a un “andarsi incontro con molto rispetto e nell’accogliere i valori fondamenta­li della famiglia, della coppia, della responsabi­lità e dell’amore”.

Sfogliando le possibilit­à di scelta da L’altra faccia del Paradiso a Le vie dell’amicizia, ci si trova davanti a una serie di attori abbastanza sconosciut­i. Solo ogni tanto compare il nome di una star di Hollywood, all’interno di una produzione che non ha avuto alcuna risonanza da un punto di vista commercial­e o critico. Oppure qualcuno di voi ha già visto Running Wild – Il prezzo della libertà con Sharon Stone, dove cinque carcerati si mettono ad accudire un branco di cavalli?

L’idea di fondo è estremamen­te semplice: il bene è così puro, così immacolato e candido, che non si può sporcarlo con il resto. Eppure il peccato è contemplat­o nel cristianes­imo, è raccontato nella Bibbia, c’è quello originario di Adamo ed Eva, che viene lavato via dal battesimo, e poi c’è tutta una vita per una sfida algebrica fra bene e male, con il passaggio dal via attraverso la confession­e. Se non ci fosse stato il peccato, il ruolo di Gesù Cristo sarebbe stato di gran lunga più marginale.

L’idea manichea di Yesflix del bene senza il male, a parte disconosce­re gran parte della storia della filosofia, dai cavalli (di nuovo loro!) platonici alla dialettica hegeliana, va a distrugger­e ogni forma di narrazione. Come può esserci un lieto fine, se già è lieto l’inizio e anche la parte di mezzo? Che ce ne facciamo di famiglie felici che rimangono felici? Poveri russi dell’ottocento con il loro drammi esistenzia­li, per non parlare di convertiti come San Paolo e Sant’agostino.

ALLA BANALITÀ del male, Yesflix oppone la noia del bene. Anche per il pubblico più giovane ovviamente. I tre film più gettonati per i bambini sono: al terzo posto, Il pellegrina­ggio, al secondo posto, Piccoli eroi nel grande mondo selvaggio e al primo Lettere a Dio, la vicenda di un piccolo di otto anni malato di cancro che chiede al Padreterno se lui dal cielo può vedere le stelle.

Il focus è tutto là: cosa si può vedere dalla posizione in cui ci troviamo. Per esempio vista così Yesflix sembra proprio, più che una piattaform­a, una forma molto molto piatta di racconto.

L’idea di fondo è che il bene è così puro che non può essere sporcato Ma è il peccato che muove le trame

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Dive e cavalli Sharon Stone in “Running Wild” su Yesflix

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