Casellati non sa per cosa si vota e attacca Conte con le fake news
La presidente del Senato Elisabetta Casellati ieri al Tg5 annuncia: “Martedì in Aula si voterà sulla proroga dello stato d’emergenza”. Ma si tratta di una gigantesca fake news, perché il voto non sarà sui poteri speciali al governo causa coronavirus, ma sulla prorga alle misure anti- Covid, perché il relativo dpcm è in scadenza il 14 luglio, in seguito alle comunicazioni ai parlamentari del ministro della Salute Roberto Speranza.
Per la proroga dello stato d’emergenza, invece, lo strumento legislativo è diverso: serve una delibera del Consiglio dei ministri. Cosa che, per adesso, non è in agenda. Dopo le polemiche politiche e le accuse di spinte autoritarie mosse al presidente del Consiglio Giuseppe Conte da parte delle opposizioni, Palazzo Chigi ha precisato con una nota alle agenzie di stampa. Una ricostruzione che, pur non citando mai le parole della Casellati, di fatto la smentisce categoricamente.
Addirittura la presidente del Senato, la stessa politica cnel 2011 credeva e sosteneva che Ruby fosse la nipote dell’allora presidente d’egitto Mubarak, al telegiornale Mediaset ha usato termini non molto istituzionali: “Mi auguro che sia l’inizio di una democrazia compiuta, perché in Parlamento e al Senato siamo ormai gli invisibili della Costituzione”.
Sul dpcm, che dovrebbe in sostanza prorogare le norme esistenti, Conte ha delegato Speranza a riferire martedì, prima – spiegano fonti di governo – che il provvedimento venga firmato. Mentre sullo stato d’emergenza, se il governo si orienterà come probabile per la proroga, sarà Conte stesso a riferire prima del 31 luglio. Una precisazione di merito e di metodo, quindi, che ha fatto seguito a quella fatta circolare neanche 24 ore prima, con la presidenza del Consiglio che aveva sottolineato come la decisione sulla proroga dello stato d’emergenza non era stata ancora presa e che prima ci sarebbe stato un passaggio doveroso in Parlamento. Rassicurazione che però non aveva placato il centrodestra, che ha attaccato duramente il governo e chiesto al Pd e a Italia Viva di dire no alla proroga. Appello caduto nel vuoto, visto che Zingaretti l’ha subito rispedito al mittente, assicurando che “il Pd è pronto a sostenere qualsiasi scelta del governo”. Nello stesso Partito democratico, però, ci pensano gli ex renziani, come Andrea Marcucci, capogruppo al Senato, ad agitare un po’ le acque: “Non intendiamo dare una cambiale in bianco al presidente del Consiglio. Credo che sia una proroga di natura preventiva, non c’è alcun segnale di una nuova ondata del coronavirus”. E poi ci sono i renzianissmi di Italia Viva che “sollecitano un coinvolgimento di Camera e Senato”, battono le agenzie. I Cinque stelle sembrano meno “a ppassionati” alla vicenda. La proroga è una “ques tione prettamente tecnica” ha commentato in prima battuta il capo politico Vito Crimi. Il centrodestra ribadisce la contrarietà: i dpcm danno troppi poteri al governo e confinano il Parlamento in un angolo. “Lo stato di emergenza blocca l’italia”, dice la capogruppo dei senatori di Forza Italia,
LA PRESIDENTE “La proroga allo Stato d’emergenza andrà in Aula” ma non è vero. Sostenne anche che Ruby fosse nipote di Mubarak
Anna Maria Bernini, mentre Antonio Tajani chiede al governo di confrontarsi con Camera e Senato e non si capisce in che altro modo rispetto a quanto annunciato dal governo stesso. La capogruppo forzista alla Camera, Mariastella Gelmini, lancia un appello “a Pd e Italia Viva, affinché dicano no a questa inutile incoronazione pretesa da Conte”. La Lega ex nord attacca col padre del porcellum Roberto Calderoli: “Il governo si è indebitamente appropriato di pieni poteri straordinari attribuibili solo nello stato di guerra”. Per i Fratelli d’italia di Giorgia Meloni “siamo oramai al paradosso, con Conte che vuole prorogare arbitrariamente lo stato di emergenza”. Politica balneare nell’estate del Covid-19.