Il dossieraggio “leghista” contro i due Cancelleri
C’era un vero dossier di dati sensibili sui fratelli Azzurra e Giancarlo Cancelleri, la prima deputata, il secondo sottosegretario alle Infrastrutture, entrambi grillini, in casa di Agatino Macaluso, vice sindaco di Santa Caterina Villarmosa (Caltanissetta) con simpatie leghiste, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta insieme al sindaco Antonio Fiaccato e ad altri sedici tra tecnici, funzionari e imprenditori.
Sono tutti accusati di avere organizzato un “sistema feudale” di favori e appalti destinati agli amici politici nell’ambito dell’operazione Cerbero coordinata dai pm della Dda nissena Pasquale Pacifico e Simona Russo e condotta dai carabinieri del colonnello Baldassare Daidone e dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta guidata dal maggiore Salvatore Seddio. Il danno all’erario prodotto dalla gestione familistica dei vertici dell’amministrazione comunale è stato calcolato dagli investigatori in circa 7,5 milioni di euro. Dalle intercettazioni è emerso che il sindaco aveva chiesto l’intervento dell’amministratore di una società di raccolta differenziata per procurarsi i dati dello smaltimento prodotto dai fratelli Cancelleri, che nel paese possiedono una casa: “Io me li inculo – diceva a telefono Fiaccato – perché li metto su Facebook con nome cognome, con i conferimenti, perché i primi siete voi a non farla, che boicottate la differenziata”.
Eletto nella lista civica “Viva Fiaccato sindaco”, il vice sindaco Macaluso si era avvicinato alla Lega di Matteo Salvini: il 12 febbraio scorso aveva postato su Facebook una foto di Salvini con il governatoremusumeci, citando il vice presidente dei deputati leghisti, Alessandro Pagano, originario del nisseno, e il coordinatore provinciale della Lega Oscar Aiello. E tra i destinatari dell’obbligo di soggiorno nel comune di Santa Caterina c’è anche il coordinatore cittadino della Lega, l’imprenditore Alfonso Carvotta.