Adesso Fontana è un grosso guaio per Salvini
Due grosse nubi aleggiano sulla spiaggia di Milano Marittima, dove Matteo Salvini sta trascorrendo qualche giorno di vacanza (si fa per dire perché c’è la festa della Lega a Cervia e ieri sera l’ospite d’onore era lui). La prima nuvola è quella del processo per Open Arms, che si aggiunge a quello per la nave Gregoretti, che potrebbe addirittura portarlo alla decadenza da senatore. L’altra è il caso Fontana, che pesa come un macigno e crea notevoli imbarazzi nel partito e tra gli alleati.
Venerdì sera Fontana avrebbe dovuto essere l’ospite d’onore, intervistato dal vicedirettore di Hu f
f Po s t Al essandro De Angelis (che si è preso bordate di fischi dalla platea per aver criticato la Lega sull’immigrazione e sul caso del governatore lombardo), ma un malore l’ha tenuto lontano, salvo poi intervenire con un messaggio via Skype. Tra gli stessi militanti qualche dubbio sul presunto malessere è venuto. “Di sicuro ha evitato domande scomode e altri scivoloni…”, si è detto.
Nel Carroccio, però, si sta anche pensando a correre ai ripari. Secondo il Messagge
r o, per esempio, Salvini avrebbe idea di commissariare Fontana, mettendogli a fianco un altro vice, Davide Caparini, attuale assessore al Bilancio. Ipotesi che prevederebbe un rimpasto nella giunta lombarda con il siluramento di Giulio Gallera (Sanità), Melania Rizzoli (Lavoro) e Lara Magoni al Turismo. CAPARINI
è un leghista della prima ora, ex deputato, in passato molto vicino a Bossi di cui è intimo amico il padre, Bruno Caparini, proprietario dell’hotel Mirella a Ponte di Legno, luogo del cuore del Senatur. L’idea del commissariamento, però, trova poche conferme, anche perché, come spiega una fonte, “chi controlla Fontana c’è già: è Giulia Martinelli, suo capo segreteria, ex moglie di Salvini, la vera zarina della giunta lombarda. Chi meglio di lei?”.
Martinelli però poco ha potuto di fronte a tutti i guai del governatore, dalla gestione dell’emergenza Covid allo scandalo camici. E negli ultimi tempi viene descritta molto provata dalla situazione. Forse è per questo che il Capitano starebbe pensando a un’alternativa.
L’unica certezza, in mezzo a tante voci, è che la Lega non può permettersi di mollare Fontana. Qualcuno, infatti, nei giorni scorsi aveva buttato lì l’ipotesi dimissioni. “Sarebbe un suicidio: è il nostro governatore più importante, dobbiamo stare con lui”, dicono i leghisti. Nonostante maldipancia e critiche a denti stretti, dunque, La Lega è costretta a difenderlo.
Per questo dallo staff del segretario si è fatto notare agli organizzatori romagnoli che invitare Fontana per farlo intervistare da un giornalista “n em ic o” non è stata una grande idea. INFINE,
c’è una terza nube all ’ orizzonte: Giancarlo Giorgetti, altro grande assente a Cervia. Che cosa ha in mente il leghista più stimato nelle istituzioni italiane ed europee? Per ora nulla. È in vacanza a Madesimo e si è auto imposto un rigoroso silenzio. I temi che lo dividono da Matteo Salvini sono tanti, soprattutto l’europa. Ma di fondo c’è una questione irri
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solta: visto che si andrà a votare non prima del 2023, che senso ha suonare sempre la stessa musica? Quesito non di poco conto che Giorgetti ha rivolto al segretario senza ricevere risposta. La musica del Capitano, infatti, non è cambiata: né a livello d’immagine (selfie in spiaggia a tutto spiano), né politico, dove il tema caldo è tornato a essere l’immigrazione, unita però al Covid. “C’è il rischio di una bomba sanitaria”, ha detto ieri Salvini parlando degli sbarchi. Dimenticando d’un colpo le ultime uscite “negazioniste”.